martedì 31 maggio 2016

ALLIEVI AI REGIONALI!

SAN BENEDETTO ALLIEVI: SI VA AI REGIONALI!

Dopo una lunga e faticosa stagione, la San Benedetto allievi raggiunge il tanto ambito traguardo dei regionali. Il primo girone invernale li vede secondi dietro al San Luigi, consentendogli di accedere al girone primaverile composto da 6 squadre (le prime tre del nostro girone e le prime tre dell'altro girone). Questo si rivela un girone veramente difficile vista anche l'assenza importantissima del nostro portiere in moltissime partite. Nonostante le difficoltà i ragazzi riescono ad acciuffare il secondo ed ultimo biglietto valido per la fase successiva che si disputerà il 2/06 presso Cervasca (Cuneo). Il livello sarà ancora più elevato e bisognerà fare i conti con l'imbattibile Testona (30 punti su 30 nel girone) ma i ragazzi sono carichi e daranno il massimo per riuscire nell'impresa! 

venerdì 27 maggio 2016

Così nel weekend!


under 12b
Duomo ChieriSan Benedetto29/05/201611:00Orat. San CarloChieri


allievi
San BenedettoS. Maria Testona28/05/201618:00Sant'ignazioTorino

domenica 22 maggio 2016

San benedetto - San bernardino


7-05-2016

CAMPIONATO PRIMAVERILE  2016

7° Giornata

San Bernardino - San Benedetto = 6-6

2 autogol
1 Papaleo 
1 Ughes
1 Angius 
1 Gazzera







2016:  FUGA DA SAN BERNARDINO

Qualche metro di verde per far rotolare il pallone in effetti c’è.
E dentro questo minuscolo universo fatto di grida che rimbombano per una eco che non fa sentire all’arbitro la sostituzione chiamata, e al giocatore che deve uscire il richiamo, il pallone viene lanciato da una porta all’altra sperando in una deviazione, rimesso lateralmente per sperare nel rimpallo favorevole.
Bhe.
Potremmo star tranquillamente parlando del nostro campo, dove lo sport  chiamato ‘calcio a 7’ è giustificato solo dal numero dei contendenti sul prato sintetico.
Quindi niente scusanti.
Non avevamo nemmeno le scarpe da calcio a cinque, il cui uso era definito obbligatorio pena l’impossibilità di giocare, quindi eravamo addirittura fuori-legge.
Si arrivava da una giornata calda di Gazzetta Cup per alcuni, ma da qualcosa si arriva sempre.
Si era contro dei colossi di Rodi, alcuni 2004, ma non è per questo che non si è vinto.
Noi siamo più forti di tutti.
Non ci sono ostacoli esterni che ci possono realmente fermare, siamo sempre e solo noi che abbattendoci o perdendo l’avversario, come nei primi due gol subiti, o la concentrazione, come nell’ultimo a un secondo dalla fine , permettiamo a chi ci sta di fronte di esultare come pazzi per aver pareggiato  contro di noi.
Non è l’arbitro che non vede che ci stiamo allacciando la scarpa ad essere il colpevole, e non lo è nemmeno il laccio, ma siamo sempre noi, che a otto secondi dalla fine, in un campo dove  i pali delle  porte quasi si toccano (quelli di una porta con quelli dell’altra), forse forse, prima di chinarci a guardarci i piedi , avremmo fatto meglio ad avvisare il direttore di gara con mail, whatsapp, urla a squarciagola, piccioni viaggiatori, sms, mms e solo  ad avvenuta risposta positiva da tutti i dispositivi, rischiare la pausa-allaccio.
E no.
Basta.
Basta giustificazioni.
Pim pum pam, rimpalli, autogol, distrazioni, altri rimpalli, tiri a lato, caparbietà in alcuni momenti, mancanza di lucidità in altri, e si fa un 6-6 che ovviamente ci sta stretto, non per forza per quello che si è visto in campo, ma per quello a cui puntiamo.
La serpentina di maglie gialle festanti dopo il 5-6 che sembrava lo sprint del serpente in slither-io dopo averne fatto fuori uno da 25.000 , era molto bello si, molto entusiasmante, molto carico .
Ma immotivato.
Perché esultare è quasi fondamentale.
Però alla fine.
Perché in quella corsa c’erano energie , c’era concentrazione. Tutto dissipato.

Non si è vinto. Per colpa nostra.
BASTA GIUSTIFICAZIONI, BASTA PIAGNISTEI.

E dato il ritardo di questo scritto posso dire che questo vale anche per la vicenda Gazzetta Cup.
Uno scandalo.
Il punto più basso di questa squadra raggiunto e non per i risultati ,ma per l’incapacità di assumersi la responsabilità della sconfitta, l’assenza di spirito vincente ,che ovviamente non si misura quando si raggiunge l’obiettivo,  facile cosi, ma quando è necessario capire cosa si è sbagliato per migliorarsi e raggiungerlo la volta dopo.

Non me ne frega nulla dell’ipotetico valore dei giocatori in campo, ne di quelli della squadra che alleno in quel momento ne di quelli avversari, ne dell’età, ne dell’arbitro, ne del caldo, ne dei paragoni.
Il fine rimane sempre quello di trovare la quadratura per arrivare a centrare il bersaglio, e se questo non avviene non darò mai la colpa alla ridotta dimensione del cerchio più piccolo con scritto 100, fosse anche minuscolo, fosse anche piccolo come il campo del San Bernardino,fosse anche invisibile agli occhi, di chi li apre solo per guardare la propria bocca lamentarsi sempre.
Al tiro dopo prenderò meglio la mira.
Perché anche se ci fosse una sola possibilità di far centro  su un milione, io so che la punta di quella  freccetta è stata costruita per incastrarsi in quello spazio.

Siamo ancora in piedi per quanto riguarda questo Primaverile.
Ci sono ancora due gare, quelle ad orologio.
Dovremo affrontare la squadra subito prima di noi e quella subito dietro.




24 Maggio 2016
ore 18.30
San Benedetto – San Martino Nero


Solo per chi vuole migliorarsi, partendo da se stesso.





PAGELLE

1#BIVONA: poteva stare più attento, come poteva starlo di meno. PAREGGIO

11#BERBOTTO: in alcuni momenti risente della stanchezza della giornata . In altri sta per risolvere la partita. TUTTOCAMPO

3#TESTAVERDE:  i due autogol a nostro favore metà son suoi grazie alla capacità di metterla in mezzo sia di mani che di piedi. Lapsus sul primo gol loro. PERICOLOSO 

4#BUZIO: redarguisce compagni , è il primo a dare il massimo. MARCATORE

5#GAZZERA: ‘adesso vai in campo, e fai gol tu’. Per andare cosi è andata cosi. TESTA

17#PAPALEO: dammi tre parole, cuore cuore cuore. Mette quello che in un campo cosi bisogna mettere. STREMO

18#CAVALIERE: porta in questa partita la sua dote di lottatore ,infatti non la sbaglia. DECISO

9#ANGIUS: se il calcio fosse solo un insieme di occasioni in area avversaria da sfruttare giocherebbe in Serie A.  RAPACE

14#UGHES: gioca in maniera abbastanza casuale, mettendoci la cattiveria in  alcuni momenti, in altri meno. Porta avanti un duello fisico-mentale con l’avversario. ECO

7#CIOBANU: ha qualche occasione, non è propriamente una partita dove può far valere le sue cioba-doti, ma non la stecca. ATTERRATO

16#NGABONZIZA: galleggia davanti senza poter mai mostrare qualcosa, non è un contesto dove in questo  momento ha più’ di tanto senso valutarlo. LONTANO





venerdì 6 maggio 2016

Cosi nel weekend!

under10
San BenedettoS. Maria Testona Verde07/05/201613:30Orat. San BenedettoTorino

under 12b
San BernardinoSan Benedetto07/05/201616:00San BernardinoTorino
under14
San BenedettoS. Maria Testona07/05/201613:30TrecateTorino

allievi
San BenedettoAuxilium San Luigi07/05/201618:00Sant'ignazioTorino

giovedì 5 maggio 2016

Under 12!


30-04-2016

CAMPIONATO PRIMAVERILE  2016

6° Giornata

San Benedetto – Sant’Ignazio = 9-3

2 Gazzera
2 Ciobanu
1 Berbotto
1 Groppo
1 Gillone Ma.
1 Milano
1 Papaleo





LA CLASSE  DUEMILASEI  NON E’ ACQUA

E’ la partita per ripartire.
E’ il giorno dove dimostrarci.
Tutti quanti.
Per centrare un unico obiettivo.

La Sesta Giornata del Primaverile è battezzata dall’acqua.
Prepotente dal cielo.
Cosi ostinati bisogna essere per crederci, credere che solo facendo il massimo si può ottenere il massimo, credere al fatto che non va sempre bene dall’altra parte.
E come ogni pallone tirato da un compagno bisogna fiondarsi sul portiere per la ribattuta.
Cosi oggi.
Ci lanciamo sul Sant’Ignazio.

Linea centrale Gazzera-Papaleo-Cavaliere, dietro il ‘TriploB’ Bivona-Buzio-Berbotto, per un finalizzatore  giovane e frizzante quale Marco Groppo.

Sotto la maglietta il k-way, in testa il cappello, in mente il motivo per cui si sta correndo in questo piccolo piccolo campo.

Subito Gazzera per Berbotto tiro alto.
Contropiede Gazzera con le scarpe bianche e la cresta, in mezzo a Groppo che gira a lato.
Papaleo bene di testa da rimessa laterale, tocca il portiere!
All’8° iniziamo a riempire i piatti preparati in settimana, la porzione è un doppio Gazzera che prima facile appoggia di piatto da rinvio Bivona, poi regala un'altra perla su punizione da infilare nel filo rossogiallo a cui essere devoti, sul primo palo.
2-0, subito una forchetta ci cade  e siam 2-1 dopo l’atterramento non fischiato di Buzio che apre la strada  all’involata del numero otto del Sant’Ignazio dalle movenze simili ad Immobile, che entra in area e la mette in rete.
Al 15° un altro piatto da congelare in archivio: la punizione di Berbotto è due passi dietro il centrocampo spostata a sinistra, parte il tiro col pallone che si alza e si riabbassa planando a un centimetro dall’incrocio più lontano spizzando la traversa e scendendo in rete.  
Il terzo è servito, 3-1.
Il dolce è un Groppo dinamicissimo è prontissimo a metterla alta in rete con un esterno destro intelligentissimo.
4-1, ma la glicemia la vogliamo alzare ancora.
Nel secondo tempo la linea centrale è Di Vito-Milano- Ciobanu, davanti un Moctar molto fisico.
Subito Bivona respinge bene, Berbotto entra in area sfondando la linea difensiva di Via Monfalcone ma la sua veemenza è fermata dall’estremo difensore.
Milano di prima di sinistro leggiadro alto di poco.
Al 7° rimessa laterale filtrante di Federico per Moctar, che lasciascorrereetira una botta giusta in tutto e per tutto che viene parata perché troppo perfetta anche nella sua centralità, Cioba sottoporta non perdona e di piatto la piazza alta in rete per il 5-1, e dopo un minuto esce il 5-2 per un bell’invito profondo del giallo al suo compagno, fermato da Bivona ma la palla rimane li senza venire spazzata e viene quindi messa in rete.
Poi gran tiro del numero quattro del Sant’Ignazio rosso di capelli, sotto l’incrocio dove Gianluca ha preso casa e facilmente la toglie.
Milano si ritrova la palla fra i piedi e sfruttando una lucida velocità di pensiero tenta il colpo di precisione che è nel suo repertorio facendola girare sul secondo palo alla Semeraro, ma il portiere era già la.
Un rugbistico Cavaliere a testa bassa contro gli avversari a placcarli ci prova bene di testa quasi all’indietro centrando il sette dove però la palla gli viene presa.
Poi Marco Gi. si muove lento ma efficace sulla destra giocandosela anche di suola a far impazzire i difensori che quando cercano di spingerlo cadono, e ci butta un tiro da posizione lateralissima non male.
Nel terzo tempo torna l’appetito e al minuto zero Di Vito tira da vicino trovando la respinta dove Cioba si lancia ma la palla incredibilmente non entra.
Il giocatore della squadra dal campo vicino al Sociale tenta una sorta di rovesciata da in piedi da fuori area guadagnandosi l’highlight, poi torniamo a mangiare dall’angolo di Milano, che di controcross c’è Elia a calciarla per la parata bella del purty e adesso arriva Gillone che sbomba in maniera violentissima sotto la traversa a sfilacciarne i fili per l’esplosione di gioia di un po’ tutto l’ambiente, che a Marco vuol bene più di quanto sia la sua indecisione sul suo presente calcistico, per il 6-2.
Pero riprende da bordo campo,  il Piccolo Cavaliere vestito Ferrari da testa a piedi esulta e vive la partita intensamente sulla linea gialla, Michele è a casa a guarire, le sciarpe rossogialle al collo hanno anche la funzione di coprire dal freddo, e in mezzo al campo un Papaleo che ci prova in tutti i modi a metterla dentro, beccando traversa e paratone dei portieri, si dispera mettendosi in ginocchio a centrocampo.
Gianluca esce splendidamente in scivolata a buttare fuori un pallone che non doveva essere li, e fa una cosa che qualche tempo fa non avrebbe fatto: si rialza trattenendo il dolore e si rimette fra i pali a dare indicazioni.
Grandissimo pressing di Groppo, da cui ricava il pallone  su cui Milano cuce un gol di precisione estrema di mezzo piatto  in alto sotto la traversa alla sinistra del portiere davanti a se per il 7-2.
Rilancio Bivona, Papaleo stoppa bene per Ciobanu che non sbaglia  stavolta sottorete, 8-2.
Bel pallone in profondità di Ignazio , il quattro tira respinge Gianlu in maniera un po’ fortunosa e la palla viene ribadita in rete. 8-3.
Quando ormai siamo pronti a spreparare, chi ha più fame di tutti e mette il cuore davanti a ogni cosa ci prova per l’ennesima volta, e su assist di Berbotto la mette di collo sul primo palo a trafiggere per il 9-3.

La voglia di Nicolò, di chi è partito in sordina e si è guadagnato con grinta, determinazione, ascolto, pensiero, tecnica , tattica e un’infinità di tentativi di arrivare a centrare il suo obiettivo, è quella che la San Benedetto Under 12 B deve avere, deve essere, per prendersi non la Coppa o il nome scritto  in vetta alla classifica in bit su un sito, ma il concetto di vittoria fine a se stessa;  perché chi vuole vincere non lo fa per i soldi, non lo fa per un fine pratico, ma per l’unico fine, che permette di arrivarci: vincere.
E basta.



 7 Maggio 2016
San Bernardino – San Benedetto


Andiamo a coronare.
Andiamo a giocare.
Andiamo a correggere.
Andiamo a strafare.
Andiamo nella gabbia.
Andiamoci con in testa non i gol fatti, ma quelli presi, per evitarli.
Andiamoci non pensando a come fare un bel gol, ma a come farne tanti brutti.
Andiamoci per chiudere questa stagione.
E poi.
Vediamo che succede.

Andiamo.




PAGELLE

1#BIVONA: non si fa buttare giù da nulla, e alla fine, plasticamente l’ha vinta lui. RIALZATO

4#BUZIO: il suo ruolo è sempre più quello di annichilire i giganti avversari, e anche questa volta ci riesce. GRANDE

11#BERBOTTO: per chi lo vede la prima volta è extraterrestre dalla corsa e la concretezza che sprigiona dalla difesa, per passare ai lati a battere le rimesse e in attacco dove passando dal centrocampo serve e tira. ROCCIA

5#GAZZERA: oggi mette più grinta della volta prima. E questo deve essere un percorso, non un caso. Altro gol da collezione da calcio da fermo, con in questo caso c’è da dire, una barriera , quella degli avversari , che peggio di cosi non poteva comportarsi facendo l’opposto di quello che deve fare una barriera. Ma Tommaso l’ha messa anche questa volta talmente bene che in tutti i casi sarebbe entrata. Molte volate in fascia, buoni cross, ma lui come i suoi compagni prima di passarla, deve guardare a chi la sta dando. ACCESO

13#DI VITO: tocchettini forti per prendere il pallone e poi falcate a salire. Più coraggio nella ricerca del dribbling potrebbe essere utile a questo punto e più decisione nell’esplosione del tiro. Non fa mancare la sua fisicità. E’ da un po’ che non racconta barzellette. BERLUSCONI

17#PAPALEO: l’emblema dello spirito giusto da mettere quando si gioca a calcio, proiettando la ricerca individuale del gol a quella di squadra della vittoria, senò si sfocia nell’egoismo che non porta a troppo. Ma lui gioca anche per gli altri e quando può tira senza sbagliare quasi mai, se non chè si trova di fronte spesso la parata di giornata del portiere di turno. Da migliorare, cosi come per Tommaso, il passaggio guardando a chi la si dà, per evitare tocchi deboli e contropiedi altrui.  POMPIERE

8#MILANO: è una torta che si comporta da ciliegina sulla torta, che potrebbe esser torta piena di ciliegine se volesse. Preciso, velluto, elegante, karate. GUSTOSO

18#CAVALIERE: dopo questa partita è salito di livello ma deve mantenersi su questi ritmi e guardare, lui come i suoi compagni Tommaso e Nicolò, a chi sta passando il pallone quando lo passa. Non le manda a dire, adotta un pressing ottimo, prerogativa a quanto pare dei 2006 come il suo amico Marco, ed ha una buona capacità di librare il tiro che non è male. GALOPPO

7#CIOBANU: non è una pallonata nell’occhio nè una puntura d’ape nè una puntina sul sacco a pelo che lo fermano. Oggi ha fatto doppietta  giocando alla Ciobanu. SUPERPLUSVALENZA

6#GROPPO : fra pochissimo potrà avere il suo numero 19 sulla schiena quando segna anche con le divise rosse. Il migliore di tutti a livello di ricerca del pressing e della motilità la davanti nella zona offensiva dove per avere il pallone serve andarselo a prendere, dove per tanti minuti non tocchi palla ma poi hai l’occasione e devi esser pronto a buttarla dentro, dove la bravura non sta in particolari raffinerie di palleggio ma nel saper prevenire dove andrà il pallone e in quel fazzoletto muoversi un attimo prima dell’avversario. Queste cose le sta imparando a fare sempre meglio. FULMINE

16#GILLONE MA.: incavolatissimo finalmente si sfoga nel sanissimo modo di calciare violentemente il pallone centrando la porta avversaria perchè non importa la lontananza iniziale del pallone dalla rete, ma quella  finale. DECISO