domenica 14 dicembre 2014

Il punto del Lunedi 15/12!


UNDER 14
Partita incredibile al Trecate, San Benedetto UNDER 14 riesce a vincere la prima partita dell'anno, segnando più gol oggi che nelle scorse 7 partite messe insieme.

Finisce 5-3 , ma andiamo con ordine.

PRIMO TEMPO:
Le squadre si equivalgono 1 punto per il Castelnuovo, 0 per la San Benedetto. Primi 15 minuti buoni per i padroni di casa che riescono a tenere la palla nella metà campo avversaria subendo poco. I tempi durano, però , 20 minuti, infatti gli ultimi 5 del secondo tempo sono terribili; un paio di loro azioni mettono paura alla squadra giallorossa che quindi si abbassa e viene presa dalla fobia di subire gol.
Infatti poco dopo , un pasticcio difensivo , libera il loro attaccante davanti alla porta che non sbaglia e fa 1-0.

SECONDO TEMPO:
Si ricomincia con la stessa paura di subire gol , lo stesso stato d'animo arrendevole( sbagliato sull'1-0 con ancora 40 min da giocare) ; tutto ciò fa si che in pochi minuti si subiscano il 2-0 e io 3-0. Ora si che c'era motivo di essere demoralizzati, tutti vedevano la partita identica alle altre giocate , con l'idea di prendere l'ennesima carrellata di gol.
Invece questa volta scatta qualcosa di diverso...un cross di Lollo finisce sul piede destro di Matteo che al volo di destro insacca alla sinistra del portiere. La squadra esulta, contenta di aver fatto almeno il gol della bandiera( 3-1)...e invece è proprio quell'entusiasmo a ribaltare tutto. Genu si inventa un super gol dal vertice dell'area di rigore che spolvera l'incrocio destro , è 3-2 !!! A questo punto , l'episodio chiave della rimonta: il numero 8 avversario si fa buttare fuori dall' arbitro e lascia la sua squadra in 10...altri punti all'entusiamo sanbe che cresce piano piano con il passare dei minuti.
Lollo , a 5 minuti dalla fine del primo tempo, prende una palla sulla trequarti e scartando tutta la difesa si presenta davanti al portiere e insacca, è il pareggio!!!!! In panchina c'è un misto di stupore,felicità e rabbia, ma si esulta!!

TERZO TEMPO:
La squadra comincia a essere stanca, ma non può mollare ora. Capitan Guerzio e Lele si mettono davanti alla difesa a recuperare e rilanciare gli attaccanti che provano a bucare una difesa più vulnerabile data l'inferiorità numerica.
È ora del 4-3:  lollo sbaglia un gol facile , ma da questo errore si materializza un calcio d'angolo a nostro favore, che viene trasformato in gol da Guerzio che ,con il destro, insacca una palla vagabonda.
Grandi esultanze , ma ora va difeso il vantaggio.
Mancano 5 minuti, la squadra è stanca e fatica a mantenere un ordine : molto palloni non si riescono più a rilanciare tant'è che il numero 11 avversario in una mischia colpisce l'incrocio della porta difesa ( ottimamente) da Valde.
Però si sa, chi attacca rischia in difesa, è infatti una grande azione di Guerzio sulla fascia sinistra con un cross preciso che mette la parità sul sicuro a 3 minuti dalla fine con il facile, ma importantissimo, tapin di Ale.

FINALMENTE È PRIMA VITTORIA.

Ci sono tanti motivi per cui esultare oltre il risultato:
1) era stata promessa dagli allenatori una vittoria prima di Natale e così è stato( all'ultima occasione possibile)!
2) bisognava salutare solo con una vittoria il nostro Bomber Lollo, che ci saluta oggi con al sua ultima partita alla sanbe. Ci mancherà tanto , agli allenatori , ma soprattutto ai compagni. In bocca al lupo per la tua nuova esperienza !!

Per il resto rimane da dire una sola cosa, il calcio è assurdo, e questa partita lo ha solo dimostrato ancora una volta!!

Andre Pelle

UNDER 10
13-12-2014

8° Giornata

San Bernardino – San Benedetto =  6-8

4 Figurelli
1 Angius
1 Ciobanu
1 Gillone
1 autogol


LA RESURREZIONE FRA LE MURA.

A calcio si gioca.
Nelle ore più fredde si decide.
C’è chi decide di giocare a calcio.
Di farlo fino in fondo.
Di  non sentirsi in colpa nel rifuggire la mezza misura.
Quel limbo a metà fra la noia.
E la gioia.

Nei momenti in cui i guanti e il cappello sono indossati, dove gli scaldacollo non sono ammessi e le calzamaglie ci salveranno dal gelo, si varca la soglia dell’incrocio più importante.

Le Colonne d’Ercole che ci accolgono hanno una divisa gialla splendente e dei completi blu.

La tarda sera del 13 Dicembre 2014 è quella di San Bernardino – San Benedetto.
La Partita da cui bisogna passare.
Da cui.
Non si torna indietro.
Oltre la quale.
Nuove ontologie ci definiranno.

Rischiare il passo è obbligatorio.

Campionato Invernale 2014/2015, CSI, Under 10 , 8° Giornata.

Dobbiamo essere arbitri.
Di noi stessi.

Si parte con un Angius carichissimo, dopo l’iniziale e improvvisa dichiarazione di poche ore prima alle telecamere di Videogruppo, che ha acceso viralmente su internet un tam-tam di post allarmati sui social sulla scia dell’hashtag  #Cristianononciabbandonare, di non voler scendere in campo, paventando idiosincrasie insormontabili con la categoria dei fischietti.

Nel vederlo presente i tifosi e gli addetti ai lavori tirano un respiro di sollievo e rifuggono la  sorpresa di vederlo inizialmente in panca.

La davanti al suo posto c’è Gillone Moctar Marco, l’uomo dal puntone di ferro, il calciatore che quando è in campo occulta  emozioni, che regala di colpo a tutti con assist inauditi, reti immediate e giocate inaspettate,

Abbiamo anche lui.

Iniziamo con una punizione contro, a 3 metri dalla nostra porta difesa dall’abile musicista Seccardini, pronto a mettersi fra i pali fin dal primo giorno di allenamento.

La causa è un’inezia, la conseguenza è più spiacevole
1-0.

Non c’è neanche bisogno di pensarci.
Conosciamo bene questo stato mentale.
40 secondi e ci buttiamo sull’1-1.
La rete è di Figurelli che quando vuole, fa.
E vuole sempre.

E’ qualche minuto  quello che ci vuole  per far fruttare la  rimessa laterale, provata, questa volta, più volte, nel martedi che ci è concesso per preparare le nostre perenni resurrezioni.
1-2.

Andare contro se stessi  vuol dire spirito autodistruttivo.
Farlo senza motivo ed intenzione è la tappa fondamentale per crescere.
2-2
Non c’è più la tristezza, non c’è più la delusione di quando con l’Oratorio Gesù Nazareno le facce scendevano ad ogni gol avversario.
Appena battiamo la rimessa a centrocampo nel campo Galena del San Bernardino, dove in un angolo c’è la nostra panchina scavata fra le mura che delimitano il mezzo metro di distanza con la linea di gioco e dall’altro, dietro a libere sbarre, infuria il tifo di chi non è condannato, la depressione che ci ha attanagliato nel recente passato, questa volta, svanisce in quel fischio di ripresa del gioco.
Le teste son già alzate, le gambe immediatamente calde, gli occhi guardano dritti:
2-3.
2-4.

Angius è in campo, non si fa ammonire, non si fa sentire, cambia le scarpe nuove e quando l’avversario che sapevamo da tempo di dover incontrare  fa 3-4, Cristiano è oltre la difesa a fare quello che sa e la palla è dietro il portiere giallovestito.

Cosi anche Cioba si sblocca e siam 3-6.

Ti giri per un attimo e quando riposi lo sguardo su ciò che stavi osservando non vedi più nulla.

C’è chi si rifiuta di  mettersi a cercarlo, tenendo per sè energie, che non sa di avere.

4-6.
5-6.
6-6.

C’è chi ha esperienza di fughe, cambiamenti repentini, umori contrastanti e allora andiamo a fare il 6-7 e archiviamo il 6-8 con la rete di quel Gillone che se è in campo qualcosa di molto buono lo fa sempre, cosi che tutti possano constatare come solo chi lo commette può definire come tale l’eventuale l’errore e solo dove la parola ‘fine’ sancisce il massimo risultato allora si può giudicare.

Non c’importano le parole.
Agiamo.
I fatti.
Ci sveleranno il significato di ciò che adesso stiamo dicendo.


Ma ora non è il momento di quella parola.
La trottola sta ancora girando e non sarà il finale sospeso di un film a insinuarci il dubbio di dove stia la verità.

Abbiamo subito rifocalizzato il percorso

Siamo ancora in gioco.

Sabato 17 Gennaio 2015 . San Benedetto – Allotreb.

Giochiamo.




PAGELLE


SECCARDINI: bastano due situazioni per valutare. 1. Il colpo di reni che dice no alla palla già praticamente in porta sotto la traversa. 2. Che cosa non fa quando para in tre tempi un tiro ad incrociare da posizione ravvicinata e chi scrive lo dice con facoltà di causa trovandosi proprio li in quel momento. Un Grazie Gigante a questo difensore-portiere. APPLAUSI

BERBOTTO: era stato sperimentato in difesa in quel di Rivoli. Ha stupito. Da li è stato impossibile toglierlo. Concretezza pazzesca. Dicendo che non ha sbagliato un colpo, anche questa volta, forse non ci si sbaglia. Abilissimo a difendere anche quando spostato in fascia. MEDAGLIA

TESTAVERDE: si sbatte da una parte all’altra del campo per battere tutte le rimesse laterali, calcia via tutto quello che gli arriva e non perde  mai l’avversario facendo viaggiare parallelamente intelligenza e potenza. EROE

FIGURELLI: 4 gol. BESTIALE

CIOBANU: sempre in movimento, non sta mai fermo e questa è cosa molto buona! Migliora nell’efficacia delle sue giocate rispetto alle prestazioni precedenti e si merita il gol, è un gran giocatore. VAICOSI’

GAZZERA: non sui livelli della sua miglior prestazione  a Chieri, un po’ leggero su alcuni contrasti ma poi ripaga il tutto con conclusioni interessanti e il suo piede e fra i migliori in circolazione, un mancino fondamentale nel lungo termine. FISARMONICA

GILLONE: per buona parte della partita non tocca palla ma appena è dalle sue parti il respiro accelera, in tutti i casi riesce in qualche modo a far fruttare le cose, è li dove il tiro dell’amico Edoardo stava andando preciso nel sette ma la sua deviazione lo decreta decisivo. Anche questo vuol dire essere un attaccante. INZAGHI

CHIESA: è stato chiamato in questa partita cosi importante proprio per il suo incredibile e continuo miglioramento. E’ l’unico ‘superstite’ della squadra Under 8 dell’anno scorso e non solo riesce a trovare spazio nei meccanismi di questa squadra ma ha dato fin ‘ora anche un contributo reale, garantendo un plus in un reparto che non si finirà mai di definire quello che è, cioè il più delicato e per certi versi il più difficile, quello della difesa dove ogni errore è ingigantito ma dove lui , fin ‘ora , è in positivo e non è assolutamente una cosa da poco. Non si deprime quando la sfortuna gli si ritorce contro e quando ravvisa una disattenzione sul contropiede avversario e paradossalmente son di più le cose positive che fa in questa partita, con il suo solito modo di lanciarsi dandosi completamente contro l’avversario in una maniera che risulta sempre efficace ed essendo sempre lucido e pronto.
Soprattutto dalla sua continua attenzione e diligenza durante gli allenamenti sta scaturendo questa, per certi versi inaspettata, grande concretezza e continuando ad apprendere dagli sbagli vedremo crescere un importantissimo giocatore in un ruolo che è il più delicato di tutti. IMPAVIDO

MILANO: siamo sempre qua a dire la verità, con tutti i rischi che questo comporta. In alcuni casi il numero di minuti giocati è relativo a scelte che non si è obbligati a giustificare perché ognuno ha il suo ruolo, in questo caso il  minutaggio della sua presenza in campo in questa partita sulla carta molto difficile e su cui veleggiava anche una sorta di epico presagio negativo, non è stato conforme a quello che era nelle intenzione degli allenatori che sono stati forse succubi di una confusione mentale derivata chissà dalle toponimie del campo stesso dove ogni elemento era spostato e dove le decisioni si sono sovrapposte tant ‘è  che un po’ di più gli si voleva garantire, per lui, per tutto e per tutti!
Ma Alessio è bravo, c’è poco da fare, non lo si dice tanto per dire e insomma crediamo sia evidente anche nelle azioni, che lo si ritiene tale.  Lo ha dimostrato nel primo tempo anche questa volta con questo modo di giocare che appare a prima vista scanzonato ma che è sorretto da un’impalcatura tecnico-creativa interessante e che proprio da questa ‘calma’ potrebbe trarre i maggiori vantaggi e  siamo tutti contenti di averlo con noi e la prossima volta che sarà chiamato in causa ci dimostrerà quello che sa fare, come fa sempre, trasformando l’eventuale  spiacevolezza per comunque una vittoria non da poco nella quale ha assolutamente contribuito, in un’arma a suo favore. IPARASTINCHI

UGHES: Bravissimo!! Mette in atto ciò che viene detto nell’allenamento essendo forse l’unico a riuscire ad andare fino in fondo a questa benedetta fascia e a metterla in mezzo.
Concentrato, grintoso, sempre sul pezzo, difesa attacco veramente veramente lodevole. IPER

ANGIUS :  come al solito mette in mostra tutto il suo repertorio che forse segue secondo una scaletta che anche cronologicamente pedissequamente concretizza. Bisognerebbe fare degli studi su di lui tipo oggetto di Tesi Triennale: primo pallone: buon tocco per il compagno di squadra ; secondo pallone: sbaglio tecnico; terzo pallone: buon tiro , fuori; quarto pallone : sbaglio incredibile sottoporta; quinto pallone: gol; una serie di ottime giocate per i compagni con nel mezzo un palo(più spesso una traversa); una serie di tre o quattro tiri fuori e un altro gol. Con  alcune variazione sul tema a seconda della partite, ma neanche tante.
In questo caso ci siamo evidentemente con la traversa ed il gol sùbito susseguente all’occasionissima non sfruttata.
E’ un bomber nell’animo.
Si autoimpone una dieta improvvisata fra la decisione definitiva di non voler giocare  e la discesa in campo.PRECISO


Under 12

SAN BENEDETTO – PIOBESI 6-1

Marcatori: Giaccone, Folino, La Valle, Prino, Giordamiletto, aut.


Si conclude con una vittoria per la Sanbe l’ultima partita prima della sosta natalizia. Match abbastanza noioso a dire il vero, con trame di gioco non molto vivaci. La Sanbe si porta avanti con un diagonale preciso di Giaccone e raddoppia, sempre nel primo tempo, con una zampata in area di Folino. Nel secondo tempo La Valle trova il suo primo gol in campionato con un destro in mischia che finisce nell’angolino. Per fortuna c’è Pannocchia a ravvivare la partita e con i suoi cori suona la carica per i Diavoli Rossi. Nel terzo tempo Prino realizza un gol di rapina, poi uno sfortunato autogol della retroguardia gialloblu porta a cinque le marcature per la Sanbe. C’è ancora tempo perché Giordamiletto bagni il suo esordio con un gol in scivolata. Infine su un batti e ribatti arriva il gol della bandiera per il Piobesi. Ora c’è la pausa per riposarsi e ricaricare le energie, a gennaio si tornerà a fare sul serio!


ALLIEVI

San Benedetto - Santa Maria Testona 0-9

Nel 1987 i Pink Floyd scrissero una canzone che iniziava con le parole:

"Il dolce profumo di un grande dolore rimane sospeso sulla terra
Pennacchi di fumo si innalzano e si fondono nel cielo plumbeo"

Così nemmeno le nostre "nuove" divise sgargianti riescono a districare le tenebre spaventose della serata di via Trecate.

"Il sangue gli sì è gelato e coagulato per la paura
Le ginocchia hanno tremato e nella notte gli hanno ceduto
La sua mano si è indebolita nel momento della verità
Il suo passo ha vacillato"

La paura, colei che ci accompagna ogni volta che vediamo bianco-verde. Come in un film epico, le forze dei nostri ragazzi si sono frantumate nell'onda anomala generata dagli avversari. A noi  le ginocchia spezzate, le urla di qualcuno che nonostante tutto cerca di resistere allo tsunami impazzito.
Non si può affrontare l'oceano se si ha paura della vasca da bagno.
Prandi non parla, è tutto nero, è un'ombra, un'ombra senza colpe.

"C'è un vento incessante che soffia in questa notte
E c'è della polvere nei miei occhi, che mi acceca la vista
E un silenzio che parla più forte delle parole"

C'è il vento gelido che infine ci ha portato via ogni parola, nessuno si è guardato le spalle, lasciando il campo, qualcuno poteva farlo, c'è chi ha dato tutto, c'è chi potrebbe salvarsi ma 9 goal fanno male, al cuore.
Siamo in cocci, siamo frantumati, siamo polvere. C'è un Manzoni che ha lottato come un leone, c'è Tommy che fa un primo tempo da incorniciare e poi si accascia con la squadra. C'è un Vittorio che gioca da solo, come fosse alla playstation, perchè è l'unico che unisce grande cuore a grande forza e tecnica, gli si può rimproverare fino a un certo punto.
Dobbiamo andare avanti, ritrovare l'umiltà di quando non eravamo abituati a vincere, l'umiltà di venire ad allenarsi per imparare qualcosa. E' tutto molto bello quando Vitto lancia Pens e facciamo caterve di goal così ma non sempre si potrà fare, quest'anno ne è la dimostrazione...
I pennacchi di fumo si rincorrono nell'aria, finchè giocando non svaniscono del tutto nell'assenza di stelle...

"Un mondo, un'anima
il tempo passa, il fiume scorre"

Ed io sono sicuro che le costellazioni un giorno invidieranno quel fiumiciattolo di stelline gialle a strisce orizzontali rosse trotterellare per il campo, sorridendo tutti gli altri intorno..


Pagelle

San Benedetto- 0 - Il fondo è stato toccato, peggio di così è impossibile fare. Questo è il lato positivo di questo terribile pomeriggio. Ora si può solo lavorare per evitare che succeda di nuovo!

Se avesse visto come gli attaccanti hanno preso di mira la porta di Prandi dalle 6 alle 7 Venditti non avrebbe mai detto che "le bombe delle 6 non fanno male" e credo che questo, senza eufemismi, rappresenti al meglio quella che è stata questa gelida sfida di metà Dicembre.



JUNIORES
dopo settimane di pioggia e vacanze, la Juniores ritorna in campo e si va in gita pomeridiana in quel di Villastellone contro la new entry del campionato senza Ale squalificato,Gatto malato e Panti che arriva al campo senza documento (bravo pirla!), ci sarà spazio per gli esordienti Gabriele e Simone.
Con mister Gallino a bordocampo e mister Perino in parrocchia, è tutto sulle spalle di mister Lauretta; nei primi minuti la squadra è lenta e non riesce a creare gioco in un campo dalle dimensioni limitate e gli avversari hanno un'enorme occasione per passare in vantaggio che Teo para miracolosamente con un misto di naso, denti e sopracciglia.. grande Teone!!
Intorno a metà tempo dalla panchina giungono un paio di accorgimenti tattici che cambiano la squadra, da lì in poi la squadra gira meglio e si arriva al vantaggio : veloce giro palla nella nostra metà campo, Fede ha spazio per portare palla in avnti, scarico su FIli sulla sinistra che da posizione defilata scarica uno scaldabagno dritto sotto la traversa..1-0!!!
Il gol porta tranquillià alla squadra che da lì in poi fa valere la sua esperienza anche nel secondo tempo, i rischi si riducono al minimo con il centrocampo che sale di tono e la difesa sempre sicura.
Intorno alla metà del secono tempo Fili raddoppia con una bella girata dentro l'area di rigore e poi arriva anche il tre a zero dopo un bello scambio Simo Rossi - Gabri Bellini che fa gara con Fili a chi tira più forte e più vicino all'incrocio.
Si torna a casa con i tre punti dopo una delle migliori prove stagionali, adesso ancora un piccolo sforzo a San Remigio per chiudere alla grande il 2014!

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