martedì 28 luglio 2015

Real 9.0.9. Gialla - San Benedetto = 3-5

6-06-2015

CAMPIONATO PRIMAVERILE 2014/2015

7° Giornata

Real 9.0.9. Gialla - San Benedetto = 3-5

5 Figurelli



MANITA FIGU IN HIT PARADE.
IL LABILE CONFINE FRA LE COSE.
L’ONDA CHE PORTA CON SE I VALORI SOLO PERCHE’ SA’ DOVE VUOLE ARRIVARE DA SUBITO, SENZA AVER PAURA DI AVERE COME OBIETTIVO L’ORIZZONTE.


Dall’ afosa tribuna con bar e ventilatori, si getteranno urla e parole per incitare ed incitarsi all’ultima fatica.
Vestendo le rosse maglie nello spogliatoio le immagini per la testa saran quelle delle passate rincorse a quei palloni conquistati, calciati al volo, passati, colpiti di testa a gonfiare le reti, usati per dribbling, persi e subito ripresi, raccolti nella propria porta per essere rigettati in quell’altra.

Ma ora sei a bordo campo, il presente è quello che conta, devi agire nell’ hic et nunc per portarti a casa l’intera posta in gioco.

L’arbitro sta nominando il tuo cognome per l’appello, pensi che vuoi bere, che fa troppo caldo per giocare, che c’è troppa distanza fra una porta e l’altra.

Un attimo dopo, più niente ti passa per la testa.
Sei stato addestrato.
A vivere d’istinto.

6 Giugno 2015, nella bella struttura del Country Football Club, che di sbagliato ha solo i colori, va di scena l’ultima tappa di questa missione iniziata a Settembre.
Qui. La San Benedetto Under 10 si gioca tutto.
Per chiudere alla grande.
Per puntare al gradino più alto.

I padroni di casa vogliono dare un senso al loro campionato, cercando di battere chi è molto più su, chi in quest’anno li ha sempre messi sotto, i rossogialli che sempre han battuto sia la Real Gialla che la Real Rossa.

A sinistra torna Ughes, davanti non c’è Angius, che si ferma durante il riscaldamento pre-partita per problemi legati a sospetta pubalgia.
Da valutare in settimana.
Si parte quindi con Bosse più avanzato di tutti.
Gazzera nel ruolo dove ha segnato tutti suoi gol.
Berbotto e Testaverde davanti a Bivona, in mezzo Figu: bisogna portarsela a casa.

Ad aprire le danze delle occasioni è il Real con uno tiro debolissimo preda dell’inberrettato Bivona; è’ una squadra, la Real Gialla, che, nonostante la posizione più bassa di tutti in classifica, mette in campo più qualità rispetto alla Rossa di due giorni fa.
E’ un talento distribuito però disordinatamente e in misura maggiore a due giocatori; uno di questi è il 20, che lo usa non sempre nella maniera più concreta, perdendosi in inutili giocate.

Fin da subito la Sambe fa gioco, Figu distribuisce bene sulle fasce, dove Tommaso a destra dimostra il suo livello superiore compensato però non da una brillantezza esagerata nel dinamismo, e a sinistra esplode un Ughes da antologia, che tocca il suo punto massimo oggi, fin ‘ora, della sua curva di rendimento in crescendo.
Alberto è forse l’unico a interpretare il suo ruolo per quello che è, cercando costantemente il fondo andandoci giù di dribbling e contro dribbling senza la minima paura di sbagliare e mettendo la palla in mezzo egregiamente , facendosi trovare pronto anche per il tiro.
Farà vedere i sorci verdi ai gialli avversari in veste azzurra.

Al 3° minuto è proprio Ughes ad avere un pallone-gol, smarcato in area da Figurelli, ma tira dritto per dritto: fuori.
Un minuto dopo Federico si guadagna a forza un pallone e quando lo calcia sembra metterci tutto, ma va a lato.

E si, è con questa parola, che ci vien la nausea a sentirla sempre ma fidatevi che vomitarla non è cosi male.
Solo con la vittoria, l’ennesima, qui fuori casa, in questo bel campo grande, dove stiam dimostrando di sapere cosa vuol dire giocare a calcio , alla faccia di tutti i vari ‘scrittori’ e non, puristi del calcio attentissimi alla qualità, si potrà poi aspettare l’esito della partita di pochi giorni dopo questo e finalmente sapere se sarà stato un intensissimo e sudato Tutto.
O un bellissimo e vano Niente.

Sul prato verde adesso Albe butta dentro l’area un pallone faticosamente respinto.
Mattia è sugli spalti a fare cori e frasi non sempre edificanti.
Giusto anche cosi.
Lui può.

Sta facendosi tutto il campo in mezzo uno del Real, ma il tiro è un tiraccio.

10° minuto.
Siamo a metà della prima frazione.
Berbotto lancia lunghissimo. Cioba la stoppa. Ughes la calcia subito in profondità in mezzo. Il Falco si avventa come un Figurelli e tira a pallonetto sul primo palo. La prospettiva illude e sembra fuori. La realtà premia ed è gol.
0-1!

In questo momento siamo Li.
Siamo alla fine, ma manca ancora tanto.

Seduti sulle sedie nella struttura rialzata si scorgono solo due colori, il giallo ed il rosso, quello delle magliette indossate da chi sta riprendendo , tifando e riprendendosi, con il numero 9 sulle spalle, da quel fastidio che deve esser curato in nome della San Be.

Nel momento in cui Mattia sta rispondendo a tono un commento di parte sulla partita di un tifoso del Real, Tommaso si aggiusta il pallone mettendo fuori uso un avversario e tira di sinistro rasoterra costringendo l’estremo difensore a distendersi.

Edoardo, capitano nella testa, rilancia, e nel momento in cui il pallone è ciccato dal celeste giocatore, Ciobanu è già pronto e si porta avanti il pallone, salta benissimo con un destro-sinistro chi ha di fronte , peccato poi non trovi l’attimo giusto!

Ed è l’attimo dopo che il Real è al limite dell’area ma si gioca male l’occasione.

A quella dopo fa centro.
Il 6delReal fa fuori rientrando il preso in contro tempo Fede, e davanti a Gianlu non sbaglia.
1-1.

Questa squadra di casa ha preso coraggio pare, un minuto dopo è pericolosa con un gran tiro da fuori area alto di poco e dopo altri due minuti ancora Real Gialla col marcatore di poco prima che si porta avanti la palla di testa ed esplode un tiro che va a lato!

Secca è da poco parte dei 7, la palla sembra stia vagando li poco fuori area leggermente spostata a destra solo per lui, tiro, troppo dritto . Fuori.



Altri due tempi.
L’acqua scende come sudore e giunge in panchina nei recipienti di plastica.
Gianlu ha male ai piedi e non se la sente di tornare in porta, ci va Secca che fa dei rilanci lunghissimi.
Antichi pianti le cui gocce son state spazzate vie da questo posto.
Al 2° minuto Gazzera mantiene un buon pallone e ci prova da fuori: centrale.

Sono pericolosi soprattutto nelle ripartenze i Realiani, hanno due o tre elementi buoni a far da sponda ai loro due top-player, sono abbastanza reattivi e mettono in difficolta la San Benedetto ma solo in questi casi.
I rossi di via delleani fanno il gioco e dettano i tempi, creando manovre che a inizio anno ce le si sognava, risultando poco concreti la davanti dove obiettivamente si sente la mancanza di Cristiano.
Emanuele B. e Francesco R. si sbattono però, e quest ultimo si sistema bene un pallone e arriva al tiro incocciando purtroppo con un altro essere umano ma sarebbe andato crediamo in porta.
Bosse è molto dinamico e rincorre spesso il pallone, non riuscendo però a gestirlo una volta fra i piedi, e su questo bisogna lavorarci, l’atleticità e la reattività ci sono.

Secca adesso gioca a destra, ruolo dove rende meno che in centro, dove però sta, zitto zitto, smistando palloni Figu, che al 5° minuto tira di prima dopo rilancio di Fede, la palla è deviata e gira su se stesso, come la Terra, avanzando per l’orbita che ci conduce di nuovo lassù.
Rete.
1-2!
Doppio Figu.

La reazione del Real 9.0.9. è veemente e immediata come un revenge-movie a basso costo: uno-due in area, tiro a incrociare sul palo più lontano che strozza l’urlo dei nemici dialettici di Basso andandoci a incocciare su quel legno!

E’ una squadra la Real Gialla che vive di fiammate ma che brucia poco, senza la convinzione e la capacità di sfruttare i suoi punti forti, ma non si capisce comunque sia come faccia ad occupare l’ultima posizione.

Dall’altra parte imperversa come accennato un Alberto che è una spina nel fianco sinistro, che sfrutta il corpo per giustificare le finte e al 9° minuto c’è il meritato distacco: la palla in area se la alza lui stesso, è sempre lui, il tennista-calciatore che di prima al volo calcia da poco dentro l’area sotto la traversa all’altezza dell’incrocio, il pallone preciso e potente viene toccato anche questa volta dal purty ma va a finire sotto l’incrocio.
Maxima Exultanzia.
1-3!
Triplo Ale Effe!

La cosa bella è che la tripletta esce in scioltezza come una granita dal macchinario;
Figu gioca quasi nell’ombra, senza strafare ma facendo il suo e quando si presenta l’occasione buttandola dentro con la stessa ovvietà di chi si china un attimo ad allacciarsi uno scarpino (paragone che non varrebbe per il buon zama-Perotti).

Non bisogna accomodarsi però, ne mai ne ora perché l’avversario è sincopato ma a differenza di altri precedenti antagonisti, c’è.
Ci prova un attimo dopo un non troppo centrato Seccardini, e a giustificare l’affermazione precedente il Real 9.0.9. (un mistero da ‘Mistero’ decifrare il significato di tale codice), da una rimessa laterale sua, gestita male dalla nostra difesa, va a entrare in area col 6delReal , scartare il nostro portiere e in scivolata buttarla dentro.

Dai cosiddetti amanti del ‘bel calcio’ , affermazione che non ci trova d’accordo esprimendoci come il Mago Otelma, questo match sarebbe definito ‘una bella partita’.
Ma questo è relativo e vano nello sport che ha nel suo esser uno spettacolo una conseguenza non obbligata è nella sua essenza la ricerca di un obiettivo preciso.
La bella partita è quella che si vince.
Detto questo, per chi non ha interessi nelle due squadre può risultare in effetti una partita godibile.
Da parte nostra conta solo portarla a casa e chiudere i battenti fino a Settembre.
L’inesistente maxi-schermo nell’angolo del campo segnerebbe ora il risultato di 2-3.
Siamo a metà esatta.
Non si farebbe in tempo a pensar queste ultime cose che il risultato cambia di nuovo: bellissimo assist in area rossogialla per il 6delReal che non può che insaccare di nuovo.
3-3.

E allora andiamo ad iniziare.
L’ultimo Tempo di questa Stagione.
L’ultima tranche di resoconto.
L’ultima possibilità di andare a prenderci sta coppa.
Non dobbiam mantenere nulla.
Siam pari.
Dobbiam buttarla dentro almeno un ‘altra volta senza subire.
Si può fare.

In centro di centrocampo c’è Seccardini, vai Giacomo gioca come hai dimostrato nelle ultime partite in questo ruolo.
Davanti Figurelli, che oggi non si può dire non sia in particolare vena di segnare. E allora stai la davanti Ale e gonfiaci ancora sta rete.
Subito il Real ma ci va facile Bivona.
Jack fa uno dei suoi tiri a palombella forti da lontano.
Non basta.
5° minuto.
L’azione è bella proprio da vedere e vale come risposta a più di mille parole.
Berbotto risolve un contropiede pericoloso che sta già per avere nelle urla dei tifosi di casa un contorno e un susseguente zittio da parte di Mattia, e Fede appunto lo risolve….. di tacco….
La palla e per Secca che al velluto si sposta con un tocchetto quasi impercettibile la palla sul destro lasciando sul posto l’avversario e sfrutta il campo libero, troppo libero, davanti a sé, arrivando quasi al limite dell’area dove tenta un tiro il cui rimpallo va a far trovare il pallone dove se questo fosse un risotto alle fragole esso avrebbe trovato un Grignolino.
Un Figu d’annata calcia, e non serve neanche dirlo scriverlo o idearlo quello che avviene perché, oggi più che mai, è lapalissiano.
Botta sul primo palo a mezza altezza che apre le braccia del povero portiere, per carità in tutti i gol al posto giusto e sempre in volo per tentare di prendere il pallone e sempre toccandolo, e finisce nella nostra meta ultima.
3-4!
Ci siamo.
Adesso non riperdiamo il controllo.
Un quarto d’ora al fischio risolutivo.
Ughes versione ‘E’ quasi magia Albe’ è da cartone animato.
Sulla fascia va per l’appunto sul fondo, cercato come l’oro da Paperon de Paperoni da giovane, è dopo due dribbling e contro-dribbling mette in mezzo il miglior pallone presumo dell’intero Campionato Invernale e dell’Oratorio Cup Under 10 di quest anno insieme.
E’ la sua Numero1.
Incredibilmente in mezzo nessuno fra Figu e Gazzera, due pezzi da novanta, riesce a toccarla pur essendo li, e a buttarla dentro…
All’11° grandissimo scambio fra loro due, Tommaso a un certo punto dal limite, siam sempre al limite dell’area, lo so sarà stato citato 9 volte sto limite d’area ma che ci si può fa!, appunto dal limite fa una cosa un po’ alla Del Piero anni ‘90 ma meno soft e più decisa, tirando forte e a girare sul secondo palo…la palla va a mezzo-soffio dall’incrocio…
Sto gol della sicurezza ci serve come il Grande Almanacco Sportivo a Marty per bruciarlo dopo averlo sottratto al giovane Biff, sarebbe un paradosso per noi subire una beffa adesso, quando mancano 6 minuti al calare del sipario, e bisogna stare molto attenti a sta Real Gialla.
È proprio al 14° minuto che Alessandro Figurelli, numero 10 sulle spalle, per lunghi momenti a un passo dal non prender parte a questa squadra, arrivato dal nulla (o dal DLF per essere meno poetici), espressione dello svolazzare dei suoi rossi capelli ed esultanze da video, decide che sarà lui a fare l’ultimo gol di questa incredibile prima stagione, suo 5° della partita, 11° personale del Primaverile e 37° della stagione e 107° della squadra .
Rilancia Gianluca, stoppa Ale, la palla gli rimbalza di fianco, botta sul primo palo, palla in mezzo alle mani del purty.
3-5.

Fischio Finale.
Fine.
Stop.
3 punti.
3 punti che ci proiettano lassù.
Ma c’è ancora un asteroide vagante con cui far i conti…


Andiamo avanti nel tempo.
A un certo punto del pomeriggio del 13 Giugno, giunge la notizia che l’ultima partita del San Martino Arancio non è stata giocata.
Non ha fatto i 3 punti.
Per regolamento gliene devono esser tolti 2.
Tolti 1.
Gliene han dati 2, gliene han dati 1.
Chissene frega.
Non ne ha presi 3.

Siam sopra noi.
Sopra tutti.
Basta.





PAGELLE


1#BIVONA: veste maglia giallo incandescente e cappellino rosso con marchio San Benedetto. Sta fra i due pali a difenderci. Durante gli allenamenti non è diligentissimo. Quando c’è una partita è tutt uno con ciò che gli sta attorno. Lamenta bruciori ai piedi, ma poi torna li nel suo habitat naturale e porta avanti fino all’ultimo il suo compito. In questa partita non è chiamato a grandi interventi, gestisce i compagni anche a voce dalla porta, come ogni buon portiere fa; i gol che subisce lo vedono praticamente incolpevole. Una stagione da urlo. Superbo. Grazie Gianlu. IRIDATO

3#TESTAVERDE: il caldo ha visto cedere anche lui a tagliarsi i capelli. Lui non cede neanche stavolta. Solo un errore, nel secondo gol dei nove zero nove quando non è lucidissimo nel legger il pallone che arriva dall’alto. Per il resto conduce bene tutta la partita, viaggiando ormai in gran sintonia col compagno di reparto Berbotto. Un capitano cosi, chi lo ha? In tutto l’anno una decina di parole e un centinaio di interventi giganti. Maturo fino all’osso. Grazie Edo. FINOALLAFINE

11#BERBOTTO: lui è un giocatore particolare. È un difensore fortissimo che a prima vista può sembrar puntare tutto sul fisico e sulla solidità e concretezza, per la serie ‘come spazza bene Berbotto!’ ; poi t ‘accorgi che in questo suo modo personale di trovare l’impatto con la palla è estremamente coordinato, cominci a veder che c’è un armonia pazzesca nei suoi movimenti quando fa delle finte a spiazzare l’avversario, vai a contare le volte in cui ti fa la classica grangiocata e per di più stando in difesa come quando si rialza e va a riprender il pallone all’avversario che sembrava l’avesse bruciato e te la butta lontano di tacco ma queste cose non sono eccezioni di questa e magari quell’altra partita, no, perché te le fa sempre e sembrano ormai normali, gioca sul velluto pur mettendoci una sana grezzezza ed essenzialità, è un Gattuso nei suoi momenti migliori con giocate alla Toni, un fenomeno non c’è altro da fare, e poi se lo metti davanti ti fa gol dopo un minuto … in questa stagione forse la vera Scoperta, in un ruolo poi cosi delicato, è stato lui. Grazie Fede. COSTANTE

10#FIGURELLI: fa una partita dove non lo noti nemmeno più di tanto al di là dei gol, fa il suo bene senza veroniche o doppi passi, anzi, qualcosina, è umano anche lui gira voce , la sbagliucchia, anche magari quando dovrebbe dar più velocità alla manovra; eppure ti fa 5 gol e ti risolve la partita.
Cosa si può dire di più di ciò che si è già detto. Se quell’altro è un fenomeno questo è un mostro.
Se lui e tutti gli altri, tutti, manterranno la costanza la voglia l’umiltà la testa si alleneranno ancora come si deve e migliorando la concentrazione senza darsi fastidio per chi deve stare davanti nelle file degli esercizi!, ingraneranno come squadra mantenendo fede agli insegnamenti espressi fin ora in campo e assimileranno quelli nuovi, dico ‘se’ perché nulla è scontato e ciò che qua viene scritto in maniera molto ‘calda’ ed esaltata può svanire in una bolla di sapone in un attimo, tutto dipenderà da loro; ma se si continua su questa scia, bhe tenendo conto che questi giocatori han 9, ora 10 anni, qua si va a diventare veramente qualcosa di importante.
Ma bisogna volerlo. Non è semplice ma è tutto li. Grazie Ale. BATTICINQUE

2#SECCARDINI: il numero di maglia, come per Federico, suggerisce il cambiamento di ruolo rispetto all’inizio, per giungere al suo posto naturale in questo contesto.
Viene messo anche a destra, ma dove rende di più è in centro di centrocampo. In questa partita si nota un po’ il suo soffrire il caldo, non tanto nella corsa quanto nella brillantezza del tiro. Ottima però la sua ripartenza palla al piede per il quinto nostro gol. Garantisce una strategia bellissima: quella di poter mettere Figu davanti senza preoccuparsi troppo di non averlo in centro. E’ venuto fuori col tempo, in sintonia col discorso della posizione in campo. Rimane, come già detto altre volte, un Jolly totale. Grazie Giec. JACHTHEJOKER

14#UGHES: allora…nell’articolo è stato già detto tutto. Ha fatto una partita super. Essendo molto razionali, non è che è stato perfetto nel vero senso della parola, come forse neanche Pirlo nella sua partita migliore. Però porca miseria, il concetto è la crescita. Dopo la partita, peraltro molto buona, fuori casa anche se giocata in campo neutro con l’Oratorio Gesù Nazareno, gli si era detta una cosa molto chiara, di non cercare troppo di andare verso il centro col pallone ma puntare di più all’esterno alla fascia e quindi al fondo. In questa partita, quella sua successiva in un campo grande, ha fatto esattamente quello. Ed ha fatto grandi cose. La cosa migliore in assoluto è quando un giocatore segue quello che gli si dice e risulta efficace. Lui addirittura di anni ne ha 9, non 10, ed è arrivato a campionato in corso. Bravissimo. Grazie Albe. NECESSARIO

5#GAZZERA: se si vede la sua storia è un veterano della San Benedetto, gioca da quando aveva 6-7 anni e si vede che in generale ha esperienza. Per quanto riguarda quello di cui parliamo, quindi la storia di questa squadra che è al 1° anno, ha cominciato, pur risultando importante sin da subito, un po’ in carenza di energia, ed è andato a crescere da tutti i punti di vista. E’ molto quadrato. Fa giocate personali mai fine a se stesse, si dosa bene, pecca un po’ nella continuità all’interno della partita e ancora un po’ nella grinta che c’è ma che se usasse quel briciolo di più, essendo atletico alto e con un buon tono muscolare rispetto alla media, farebbe ancora meglio. In questa partita la gamba la mette da subito, non velocissimo quando dovrebbe esserlo ma una cosa che fa benissimo, che è un suo punto forte, è leggere il gioco con passaggi giustissimi verso il centro o ad allargare sull‘altra fascia. Si coordina bene quando va al tiro, ha un tiro buono, deve solo migliorare certe volte nella potenza. In altre occasioni è semplicemente sfortunato, come quando produce quel tiro che va a un pelo dall’incrocio. Una stagione molto buona per lui ma lui ha le carte per far che la prossima sia quasi strepitosa. Grazie Tomma. DARMIANMARIMANE

6#CIOBANU: se si fosse in un contesto di calciomercato e offrissero anche cifre esorbitanti per lui, farei il diavolo a quattro con Tosini per tenerlo. Ale è bravissimo. Lui ha veramente il calcio nel sangue, non che sia il solo ma la sua voglia matta per questo sport già solo di base deve essere premiata e cosi infatti quest anno è stata. Magari è da richiamare in allenamento ma è assolutamente diligente e non può fare a meno, quando vede un pallone, di corrergli appresso. Durante l’anno ha alternato prestazioni buone, a molto buone a altre un po’ meno (ma son molte di più le positive) , ma il punto è che se già fa delle buone cose potrebbe esser molto più continuativo, è un problema di approccio, una volta risolto è fatta. In questa partita gioca prevalentemente punta, e nonostante nasca come ala destra non è male davanti perché ha una predisposizione a saltare l’avversario che altri non hanno. Solo che troppe volte, dopo aver fatto la cosa giusta, perde l’attimo. Ha anche un buon tiro che in allenamento a tratti bisogna stare attenti a non far entrare gli osservatori dell’Alpignano che senò fanno domanda pure per lui da come tira bene ma anche li è discontinuo e in partita risulta troppo meno concreto di quanto potrebbe essere. È molto interessante come giocatore, forse bisognerebbe capire bene dove e come farlo giocare, perché il presentimento è che una volta trovata la collocazione e il modo possa esplodere. Una cosa in cui eccelle già da ora è la simpatia. Grazie Ale. SUPERCIOBAAAAA

18# BOSSE: è arrivato a stagione in corso, non è scontato e facile quando non si parte dall’inizio.
Viene fatto giocare punta anche perché si nota nel suo colpo di reni la sua forza, nel senso che è sprizzante ma deve ancora allenarsi per quello che in partita nel calcio è fondamentale: saper gestire il pallone una volta che lo si ha fra i piedi. In questa partita ha fatto qualche buon appoggio indietro ai suoi compagni, anche se non è riuscito a trovare la possibilità di tentare la conclusione a rete, e questo giustifica assolutamente un eventuale nervosismo per un attaccante, è come un nuotatore che fa una gara ma per qualche motivo non riesce a stare a contatto con l’acqua.
Quando è in campo c’è da dire una cosa, a differenza di alcuni suoi compagni, magari già citati ed esaltati per qualcosa, non perde mai la concentrazione non si fa distrarre dai tifosi non si fa trovare a pettinarsi o a grattarsi la faccia come se stesse aspettando il pulman.
La voglia di giocare c’è l’ha, in un mondo utopico dove tutti hanno esattamente ciò che vogliono meriterebbe più spazio proprio per questa sua voglia. In questo mondo meritocratico e fatto da tante cose lui ha comunque sia dimostrato di avere talento quando durante un allenamento, anche se può sembrare semplicistico e banale, si era chiesto di andare contro il portiere e scartarlo, lui è stato il migliore, e di tanto, data la sua già citata velocità di gamba, forse ha la velocità di gamba migliore di tutti e questo comporta saper giocare nello stretto aver un intelligenza calcistica ecco si deve partire da questo e arrivare a portarlo in partita. Nonostante le difficoltà logistiche legate allo spazio e al tempo degli allenamenti, questo verrà fatto in maniera ancora più precisa il prossimo anno.
A migliorare non devono essere solo i giocatori, ma anche la loro gestione. Da sottolineare l’incomprensibile scelta da parte sua durante un allenamento di parlare e urlare in falsetto causando divertimento. Grazie Ema. TEBOSSENO

19#ROCCA: in questa partita gioca davanti, ruolo assolutamente più congeniale a lui rispetto alla fascia. Non si muove male e trova più spazi che Ema per tirare, risultando potenzialmente pericoloso in più di un’ occasione anche se non trova la porta. Deve anche lui imparare a gestire meglio il pallone quando lo ha fra i piedi, è un discorso anche di tocco di palla e di movimenti che son troppo presi di foga da parte sua, un po’ come di foga si esprime lui sempre ma c’è da dire che c’è stato un miglioramento progressivo nel suo comportamento durante l’anno, gli ultimi allenamenti era almeno 5 volte migliore e diligente che nei primi. Gli va dato atto di questo perché il plauso maggiore è , e sempre sarà, per il miglioramento. In qualsiasi cosa. Esemplare il paragone fra la scaletta di un pollaio e la vita in forma di domanda fattoci da lui durante la Novena prima di Natale ,risolta, alla contro domanda su cosa significasse, con un ‘non lo so’. Grazie Frà. ROCCARREY





E poi non si può non citare e ricordare il carnevale di maglie e colori del vulcanico 9#CRISTIANO durante gli allenamenti per non parlare dei suoi gol incredibili, forse il migliore quello a Beato Bernardo di girata, e del suo apprezzamento verso improbabili musiche messicane, passando per l’incursione in area stile Inzaghi di un 13#PIETRO nella partita in casa infrasettimanale col Testona che ci ha procurato il rigore, alla risposta dopo qualche secondo di silenzio di 7#CHIUMEO nel Quiz alla domanda ‘che numero di maglia ha Chiumeo?’, passando per l’esultanza Tardelliana d’altri tempi da metter come sigla spot per il prossimo anno e quelli a venire di 17#NICOLO’ a Beato Bernardo, alla prepotente doppietta in 4 minuti nella prima del Primaverile in casa contro il San Bernardino di 16#MOCTAR appena entrato, ai cori eterni e immani risuonanti ovunque di 15#MATTIA cuore rossogiallo infinito e alle sue pronte risposte a chi osasse dagli spalti o altre parti dire qualcosa contro la Sambe, alle prestazioni ‘cattivissime’ e positive di 4#BUZIO anche super sventolatore di bandiere a seguire i suoi compagni ovunque, ai dubbi amletici di 13#ELIA sempre con la maglia della juve ad allenamento sostenendo di tifare anche il Toro, agli autografi del primo fan di Carlo Nesti dell’ultim’ora 8#MILANO che se l’è fatto scrivere anche sulla pelle al Ruffini, alle incredibili perle di 16#NANI protagonista anche sul campo nelle prima uscite della San Benedetto nascente dove ha messo fisico e praticità, alle Medaglie importantissime conquistate da 19#CECILIA, all’abbraccio fra 10#FIGU e #18PRATIS dopo il gol di quest ultimo in casa con l’Atletico Real dopo le polemiche sull’attribuzione del gol in comune col Testona qualche giorno prima.
Grazie a Tutti.



E quindi.
Abbiam vinto l’Oratorio Cup con 24 punti.
Siam arrivati secondi nel Campionato Invernale con 37 punti.
In totale chiudiamo la Stagione 2014/2015 a 61 punti.
Il San Martino Arancio, regole alla mano dell’Ente che ha organizzato il campionato, ha fatto in totale 60 punti.
Di fatto, seguendo le regole, al di là di gabole o eccezioni ad squadram varie, siamo primi.
Da soli.
Era quello che volevamo noi.
E’ quello che abbiam cercato di far in modo volessimo e voleste tutti.
L’abbiamo ottenuto.
Sono, siamo, speriamo siate soddisfatti.
Si perché tutti i valori, tutte le etiche , tutto ciò che di bello viene tirato in ballo come motivazione per cui si fa uno sport non può esser identificato come linea base motivo principale per cui si fa lo sport stesso.
E’ come dire che si è contro l’infedeltà e di conseguenza non si vive nessun rapporto sentimentale in nome di ciò.
Si vive in nome della ricerca del piacere.
Si gioca in nome della vittoria.
Questo è il massimo rispetto per la vita e per il calcio.
L’amore per ciò che si fa non può che espandersi.
E venire di conseguenza.


Forza Sambe.

Alla Prossima.

Andrea












domenica 19 luglio 2015

lunedì 6 luglio 2015

Under 10 di giugno!



04-06-2015

CAMPIONATO PRIMAVERILE 2014/2015

8° Giornata

San Benedetto – Real 9.0.9. Rossa = 3-2

2 Angius
1 Gazzera





FINO ALL’ULTIMO ANG1US 00.


Ne mancano due.
Le probabilità di arrivare in vetta son molte meno, dopo il pareggio di ieri.
Ma ci sono.
Bisogna solo seguire la scia, non uscire di strada.
Bisogna solo, vincere questa partita.

4 Giugno 2015.
Va in scena San Benedetto-Real 9.0.9. Rossa,
molto più tardi di quando dovrebbe.
E’ passata un’ora, in Via Delleani 24 si spasima sulla tribuna, ed in un angolo del campo i rossogialli hanno improvvisato un sit-in d’attesa, fra bagni d’acqua sulla testa e chiamate-fake del csi che sostiene che l’arbitro ‘sta per arrivare’.
Sono composti gli ospiti azzurri del Real, che sulla maglia hanno la data 2020.

Alle 19 pensiamo un po’ tutti che è tardi, e sappiamo che questa partita ‘sa da fare’, in un rigurgito donabbondiesco inverso, e cosi l’allenatore del 9.0.9. indossa la pettorina rossa ed un fischietto.


Chi si gioca tutto sapendo che per rimaner attaccato a quel filo di speranza non ci sono alternative che il risultato pieno contro chi non ha nulla da perdere.

La stanchezza di chi ha giocato il giorno prima sotto il cocente sole di Chieri.
La presenza di chi era in Veneto.

Si parte, sia quel che sia.

La San Benedetto è più sul pezzo, ma anche il Real dà prova d’esserci.
E’ Berbotto il primo a provarci con una palombella da distante, palla a lato.
1° minuto. Rimessa Testaverde. Angius di prima imbecca col destro girandosi sul palo più lontano. La palla va in rete. Siamo 1-0. E’ il gol numero 100 della stagione nostro. La zampata l’ha messa proprio lui. Cezzionale!

A destra Ciobanu come sempre è indomito. Tanta voglia. Tanta grinta. Tanta fame per chi dà ogni partita il suo contributo, per chi quel 6 lo ha suo e vuole andarci oltre, oltre quella sufficienza per lasciare un altro marchio, per gonfiare quella rete come a inizio anno e a San Bernardino.
Seguono altre palombellate di Berbotto, che oltre a difendere vuole segnare, lo ha fatto il giorno prima e altre 7 volte quest anno.

Il Real si fa notare con qualche tiro velleitario e sgroppate sulla fascia.
Figurelli tenta il suo colpo classico di testa da rimessa di Edoardo.
Gazzera reitera il suo dribbling con la palla sotto la suola sinistra a tirarsela verso sé per poi cambiare direzione.
Al 12° bella giocata del Real Rossa con palla messa in mezzo dove son colpevolmente soli due azzurri , uno di questi tira ma trova un reattivo Bivona sulla sua strada.
15°, la palla lunga in area rossogialla, si avventa un attaccante di Moncalieri ma è più lesto Gianluca.
Al 16° minuto questa crescita del Real si concretizza: dalla trequarti si aggiusta bene il tiro un tesserato che scaglia bene, Gianlu tenta la parata-karatè ma la palla entra.
1-1.
Adesso per noi è purgatorio, questo risultato non ci basta.
La partita è ancora lunga.
Le carte che abbiamo in mano sono pronte per esser scese.
E’ il 20° o giù di li.
Di fatto Bivona rilancia.
La palla è in aria quando l’arbitro fischia la fine della prima frazione.
La palla va a rimbalzare in rete…
Si rimane sull’ 1-1…

Secondo tempo,
in mezzo Seccardini e davanti Gillone per segnare, a destra Chiumeo.
Giacomo interpreta alla grande il suo ruolo e ci prova diverse volte col suo esterno destro, sfruttando la potenza e la capacità di tenere basso il pallone, oltre a recuperarne, ad impostare e a creare pericoli.
A qualche situazione davanti, non troppe, del Real, si alternano più numerose occasioni dei padroni di casa, che non sono concreti sotto-porta, seppur bravi a tirar fuori grinta e spinta, che un po’ era mancata ieri.
Tommaso ha il match-ball cosi come Alessio, ma entrambi da un passo non gonfiano la rete, con il primo a beccare un trinomio portiere-traversa-linea da lasciar l’esultanza in gola come groppo fastidioso.
Ancora per Gazzera anche una bella punizione, perfetta in tutto senonchè incappa in uno dei nostri che sfortunatamente toglie il pallone dalla rete.
Questa superiorità Sanbe provoca brividi e potenziali rimpianti ancora più freddi quando i celesti su punizione, loro specialità, chiamano in causa un forte Gianluca che respinge molto bene con voli anche fotografici dopo aver imparato a metter bene la barriera.
17° minuto, Tommaso ha spazio e tira non troppo forte ma la palla viene deviata drammaticamente da un difensore avversario che spiazza nettamente il suo portiere e finalmente siam di nuovo sopra,
2-1!

Terzo Tempo, quello in cui mantenere il vantaggio, quello in cui aumentarlo per sicurezza.
Pietro a destra, Elia a sinistra e la coppia Figu-Angius a cui si chiede efficacia massima.
Ribatte Figu un pallone sporco girandosi molto bene e tendendo basso e potente il pallone ma va a lato.
Qualche secondo e dopo un tiro ancora di Alessandro non trattenuto dal purty, Angius deve solo dare quel tocchetto con le sue espressive scarpe ma la palla incredibilmente non entra!
Non era neanche poi cosi facile dato che era laterale.
Palpitazioni continue.
La San Benedetto vuole assolutamente vincere perché deve farlo e lo sa bene.
Ma al 4° minuto la botta che non ci vuole: la palla rimbalza pericolosamente subito fuori dall’area nostra, e questi giocatori avversari, magari non ordinatissimi nell’impostazione nè insuperabili in difesa, hanno degli ottimi colpitori e uno di questi la colpisce molto bene quella sfera.
2-2.

Adesso mancano 15 minuti alla fine.
Ogni speranza di raggiungere la vittoria della competizione primaverile, e quindi della Stagione, deve passare dalla vittoria di questa partita.
Il tempo passa, Federico da lontano fra un po’ non fa scendere il pallone in rete, l’orologio non smette di andare avanti, Testaverde dalla tattica dell’angolo stoppa, ha tempo e spazio, tiro leggermente a girare che sembra quello decisivo per svoltare del tutto la partita: traversa piena!, le lancette non smettono di far rumore, Alessandro di testa non ci metta la potenza, Elia ruba un buon pallone e tenta la volata sulla fascia, Real su punizione pericolosissimo la tira in maniera egregia ma ribatte Bivona, Tommaso ha la palla giusta sotto-porta dopo rilancio di Gianluca ma la spara di un soffio alta, minuto 10°, ne mancano solo più 10, ancora Figurelli di testa sul palo più lontano respinge goffamente il portiere, ancora di testa Angius la palla sembra essere quella giusta ma è fuori di un niente a lato del palo, minuto 14 ne mancano 6 e Tommaso da posizione estremamente laterale vuole beffare l’estremo difensore ma egli la para, Cristiano in mezza-rovesciata per quello che sembra essere finalmente il colpo finale ma la palla è deviata in angolo, Real riparte in contropiede sulla fascia ma per fortuna al posto di metterla in mezza tira e para Bivona, minuto 17° sembra il colpo del KO , della beffa clamorosa, quello del Rea,l ma Gianluca vola e in tuffo salva tutto e tutti.
Il minuto ora è il 18°.
120 secondi e ogni immaginazione sarà distrutta.
Bivona è pronto al rinvio.
Dagli spalti ci si crede ancora.
Dalla panchina più che mai ma la tensione sale perché a questo punto non contano più i valori diversi in campo, ma il sangue freddo, la testa, la consapevolezza.
Mentre il pallone è in aria una voce dalla tribuna grida qualcosa come ‘tira una bombarda’.
Quel pallone, che adesso sta scendendo precipitosamente, lo si conosce già, non ha bisogno di presentarsi toccando il suolo, è quello dell’ultima opportunità, preciso, potente, pericoloso, giusto… o quasi, perché dopo esser rimbalzato per terra risale sfiorato dalle mani del portiere e va sulla traversa e sbattendoci rimane li mentre quest’ ultimo ingannato è fuori dai pali; ci vuole quella correzione minima, quel tocco che da ultimo tassello del puzzle costruito fino ad ora serve per essere inserito la in mezzo e potervelo incorniciare come penultimo quadro per poter buttarsi sulla costruzione dell’ultimo fra due giorni, e li c’è proprio lui che dall’inizio dell’anno è diventato simbolo della Squadra con uscite d’altro livello dentro e fuori dal campo con giocate e gusti musicali estesi gol impossibili da fermo e in movimento, autore del gol numero 100 e sospeso il tempo ed il pallone la testona del testardo Cri incoccia quella sfera che vagante stava per farci svanire.
Palla in rete.
3-2.
Anche questa è fatta.


Siam partiti non sapendo cosa si intendesse per ‘articolo’ da scrivere sul Blog.
Le Go-Pro non erano ancora state pensate per essere fissate dietro le porte.
I giocatori da guardare in faccia in allenamento non si conoscevano, Figurelli e Berbotto eran nomi senza un viso da associare, Ughes sarebbe arrivato molto dopo.
Ogni cosa era bene o male ignota.
Una cosa era stata fissata da subito.
Bisognava arrivare a questo momento.
Quello precedente all’ultima partita dell’anno.
Essendo ancora in gioco
Per l’obiettivo massimo.
L’unico che contava e che conta.

Ci siamo arrivati.

Andiamo a terminare questo percorso dove tutto è iniziato.
In quella Moncalieri descritta in quel Settembre del nostro battesimo come ‘tarda mattinata, le cui avvisaglie son quelle di un’imminente pioggia e la colazione abbondante rimane sullo stomaco, tardando a metabolizzare’


6 Giugno 2015
Real 9.0.9. Gialla – San Benedetto


E’ l’ultimo Puzzle di cui trovar i pezzi.
Perché se siamo ancora li.
Se i segnali non sono frutto del caso.
Se ad ogni caduta ci rialziamo più forti ed inspiegabilmente non muore mai quella spinta iniziale che sempre va ad esaurirsi normalmente col tempo.
Se il tempo è come non passasse e tutto attorno lo spazio ci rendiamo conto di come lo si stia muovendo noi.
Allora scartiamo la pillola blu perché il cucchiaio non si sposterà mai.
Ma non per questo.
Noi non potremo.
Piegarlo.




PAGELLE

1#BIVONA: si propone in più d’una parata plastica, volando efficacemente a pigliar palloni; nel caso del primo gol poteva sostituire alla mossa da Street Fighter una risposta più semplice.
Contribuisce decisamente alla vittoria. RYU

3#TESTAVERDE: ispirato nella tattica Edo-Corner dove più d’una volta è estremamente pericoloso. Sagace e concreto dietro. Si gestisce alla grande. PILOTA

11#BERBOTTO: tenta numerose volte la soluzione offensiva a metà fra il tiro e il lancio, risultando tremebondo per il Real 9.0.9. Rossa. Dietro non concede nessuna sbavatura. BERBOMAN

10#FIGURELLI: si fa distrarre troppo, porta con sè le sue armi, dal colpo conclusivo di testa al passaggio filtrante, all’imbucata, al tiro, alla reattività. Quando è in campo si sente che le cose girano in un certo modo. DRITTOEROVESCIO

2#SECCARDINI: è ufficialmente ormai un’alternativa di rango nel ruolo interpretato eroicamente da Figu; trovarne un altro, seppur con caratteristiche diverse, che garantisse un certo range di livello, anche se non ancora in maniera identica, sembrava impossibile. Giacomo riesce a introdurre efficacemente nel gioco la sua superiorità fisica senza cadere nella mollezza, ma fungendo da mediano buono come distruttore del gioco avversario e aggiungendo una più che discreta capacità di dribbling e di visione di gioco, per la quale non è sempre supportato da chi dovrebbe far determinati movimenti e stare in determinate posizioni. GIECH

6#CIOBANU: molto dinamico a destra, dove troppo spesso preferisce la giocata veloce ad un più elucubrato ragionamento, che potrebbe imbastire avendo buoni piedi ed un sano dribbling. Va bene sul fondo ed è capace a metter cross. CIOBA

13#CHIESA: anche oggi fa la fascia e non prettamente la difesa, anche se è chiamato a far una sorta di ‘terzo difensore laterale aggiunto’. Ciò che lo frena è una sorta di distrazione non tanto causata dai tifosi quanto dal fatto che non legge bene determinate situazioni ma è pienamente giustificato da un utilizzo che ne si fa diverso rispetto al ruolo che gli viene dato in allenamento.
E’ un 2006, ha più spazio di crescita di altri, ripetiamo fino all’infinito che il suo ruolo naturale è fra i più difficili a livello di testa e di tutto. Non pecca nelle respinte. Il prossimo anno avrà un salto di qualità. CHIESTO

7#CHIUMEO: è nell’essere sgusciante e nella velocità della giocata che deve puntare, oltre che nel sapere leggere le situazioni in attacco. Corre molto nel ruolo che fa, non è facile trovare il varco, moto sfortunato in due occasioni quando ha sui piedi la palla del suo primo gol stagionale. Si fa trovare quasi sempre nel posto giusto, forse il suo pregio migliore è la scelta della posizione. RIUTILIZZABILE

5#GAZZERA: il suo dribbling e il suo giocare coi compagni sono stra-utili alla causa. In chiave offensiva imposta bene per il centrocampista centrale o per chi è davanti, è sempre pronto al tiro ed ha un ottimo senso della posizione. Spara alto da alcune posizioni che paiono ottimali ma bisogna calcolare, nel livello di difficoltà di queste giocate, il modo e la velocità con cui gli arrivano e deve gestire quei palloni. Realizza ufficialmente il gol del 2-1, e in tutti i casi anche stavolta, appena spostato a destra, segna. Sarà un caso? RIENTRO

17#DIVITO: gran diligenza e grinta per la causa. La a sinistra fa per due volte delle involate per nulla scontate. Gli manca il passaggio finale o più in generale la mossa conclusiva. Nel luuuungo pre-partita non fa mancare la sua consueta dose di showmanismo. UOMOSPOGLIATOIO

9#ANGIUS: questa volta intraprendente fin da subito. Non soffre più di tanto il concetto di posizione avanzata dato il piccolo campo di casa dove trova sempre bene i suoi spazi. Subito il gol, oltretutto molto bello in quasi acrobazia, il 100° della stagione, meritevolmente suo.
Equilibra bene il sano egoismo dell’attaccante col cosiddetto gioco di squadra.
Ficca poi il gol-estasi a due minuti dalla fine facendo crollare lo Stadio. SUASUBLIMITA’

16#GILLONE: riceve solo un pallone, gli va dato atto, molto appetibile, quello che Secca butta in mezzo benissimo a inizio secondo tempo, dove si fa trovare però fuori posizione: troppo sul primo palo quando dovrebbe stare più largo essendo punta. Tocca veramente pochissimi palloni, su uno sfortunatissimo è nella traiettoria del gol: sulla punizione di Gazzera. NONVALUTABILEMADIVALORE