6-06-2015
CAMPIONATO PRIMAVERILE 2014/2015
7° Giornata
Real 9.0.9. Gialla - San Benedetto =
3-5
5 Figurelli
MANITA FIGU IN HIT PARADE.
IL LABILE CONFINE FRA LE COSE.
L’ONDA CHE PORTA CON SE I VALORI
SOLO PERCHE’ SA’ DOVE VUOLE ARRIVARE DA SUBITO, SENZA AVER PAURA
DI AVERE COME OBIETTIVO L’ORIZZONTE.
Dall’ afosa tribuna con bar e
ventilatori, si getteranno urla e parole per incitare ed incitarsi
all’ultima fatica.
Vestendo le rosse maglie nello
spogliatoio le immagini per la testa saran quelle delle passate
rincorse a quei palloni conquistati, calciati al volo, passati,
colpiti di testa a gonfiare le reti, usati per dribbling, persi e
subito ripresi, raccolti nella propria porta per essere rigettati in
quell’altra.
Ma ora sei a bordo campo, il presente è
quello che conta, devi agire nell’ hic et nunc per portarti
a casa l’intera posta in gioco.
L’arbitro sta nominando il tuo
cognome per l’appello, pensi che vuoi bere, che fa troppo caldo
per giocare, che c’è troppa distanza fra una porta e l’altra.
Un attimo dopo, più niente ti passa
per la testa.
Sei stato addestrato.
A vivere d’istinto.
6 Giugno 2015, nella bella struttura
del Country Football Club, che di sbagliato ha solo i colori, va di
scena l’ultima tappa di questa missione iniziata a Settembre.
Qui. La San Benedetto Under 10 si gioca
tutto.
Per chiudere alla grande.
Per puntare al gradino più alto.
I padroni di casa vogliono dare un
senso al loro campionato, cercando di battere chi è molto più su,
chi in quest’anno li ha sempre messi sotto, i rossogialli che
sempre han battuto sia la Real Gialla che la Real Rossa.
A sinistra torna Ughes, davanti non c’è
Angius, che si ferma durante il riscaldamento pre-partita per
problemi legati a sospetta pubalgia.
Da valutare in settimana.
Si parte quindi con Bosse più
avanzato di tutti.
Gazzera nel ruolo dove ha segnato tutti
suoi gol.
Berbotto e Testaverde davanti a Bivona,
in mezzo Figu: bisogna portarsela a casa.
Ad aprire le danze delle occasioni è
il Real con uno tiro debolissimo preda dell’inberrettato Bivona; è’
una squadra, la Real Gialla, che, nonostante la posizione più bassa
di tutti in classifica, mette in campo più qualità rispetto alla
Rossa di due giorni fa.
E’ un talento distribuito però
disordinatamente e in misura maggiore a due giocatori; uno di questi
è il 20, che lo usa non sempre nella maniera più concreta,
perdendosi in inutili giocate.
Fin da subito la Sambe fa gioco, Figu
distribuisce bene sulle fasce, dove Tommaso a destra dimostra il suo
livello superiore compensato però non da una brillantezza esagerata
nel dinamismo, e a sinistra esplode un Ughes da antologia, che tocca
il suo punto massimo oggi, fin ‘ora, della sua curva di rendimento
in crescendo.
Alberto è forse l’unico a
interpretare il suo ruolo per quello che è, cercando costantemente
il fondo andandoci giù di dribbling e contro dribbling senza la
minima paura di sbagliare e mettendo la palla in mezzo egregiamente ,
facendosi trovare pronto anche per il tiro.
Farà vedere i sorci verdi ai gialli
avversari in veste azzurra.
Al 3° minuto è proprio Ughes ad avere
un pallone-gol, smarcato in area da Figurelli, ma tira dritto per
dritto: fuori.
Un minuto dopo Federico si guadagna a
forza un pallone e quando lo calcia sembra metterci tutto, ma va a
lato.
E si, è con questa parola, che ci vien
la nausea a sentirla sempre ma fidatevi che vomitarla non è cosi
male.
Solo con la vittoria,
l’ennesima, qui fuori casa, in questo bel campo grande, dove stiam
dimostrando di sapere cosa vuol dire giocare a calcio , alla faccia
di tutti i vari ‘scrittori’ e non, puristi del calcio
attentissimi alla qualità, si potrà poi aspettare l’esito della
partita di pochi giorni dopo questo e finalmente sapere se sarà
stato un intensissimo e sudato Tutto.
O un bellissimo e vano
Niente.
Sul prato verde adesso
Albe butta dentro l’area un pallone faticosamente respinto.
Mattia è sugli spalti a
fare cori e frasi non sempre edificanti.
Giusto anche cosi.
Lui può.
Sta facendosi tutto il
campo in mezzo uno del Real, ma il tiro è un tiraccio.
10° minuto.
Siamo a metà della prima
frazione.
Berbotto lancia
lunghissimo. Cioba la stoppa. Ughes la calcia subito in profondità
in mezzo. Il Falco si avventa come un Figurelli e tira a pallonetto
sul primo palo. La prospettiva illude e sembra fuori. La realtà
premia ed è gol.
0-1!
In questo momento siamo
Li.
Siamo alla fine, ma manca
ancora tanto.
Seduti sulle sedie nella
struttura rialzata si scorgono solo due colori, il giallo ed il
rosso, quello delle magliette indossate da chi sta riprendendo ,
tifando e riprendendosi, con il numero 9 sulle spalle, da quel
fastidio che deve esser curato in nome della San Be.
Nel momento in cui Mattia
sta rispondendo a tono un commento di parte sulla partita di un
tifoso del Real, Tommaso si aggiusta il pallone mettendo fuori uso un
avversario e tira di sinistro rasoterra costringendo l’estremo
difensore a distendersi.
Edoardo, capitano nella
testa, rilancia, e nel momento in cui il pallone è ciccato dal
celeste giocatore, Ciobanu è già pronto e si porta avanti il
pallone, salta benissimo con un destro-sinistro chi ha di fronte ,
peccato poi non trovi l’attimo giusto!
Ed è l’attimo dopo che
il Real è al limite dell’area ma si gioca male l’occasione.
A quella dopo fa centro.
Il 6delReal fa fuori
rientrando il preso in contro tempo Fede, e davanti a Gianlu non
sbaglia.
1-1.
Questa squadra di casa ha
preso coraggio pare, un minuto dopo è pericolosa con un gran tiro da
fuori area alto di poco e dopo altri due minuti ancora Real Gialla
col marcatore di poco prima che si porta avanti la palla di testa ed
esplode un tiro che va a lato!
Secca è da poco parte
dei 7, la palla sembra stia vagando li poco fuori area leggermente
spostata a destra solo per lui, tiro, troppo dritto . Fuori.
Altri due tempi.
L’acqua scende come sudore e giunge
in panchina nei recipienti di plastica.
Gianlu ha male ai piedi e non se la
sente di tornare in porta, ci va Secca che fa dei rilanci
lunghissimi.
Antichi pianti le cui gocce son state
spazzate vie da questo posto.
Al 2° minuto Gazzera
mantiene un buon pallone e ci prova da fuori: centrale.
Sono pericolosi soprattutto nelle
ripartenze i Realiani, hanno due o tre elementi buoni a far da sponda
ai loro due top-player, sono abbastanza reattivi e mettono in
difficolta la San Benedetto ma solo in questi casi.
I rossi di via delleani fanno il gioco
e dettano i tempi, creando manovre che a inizio anno ce le si
sognava, risultando poco concreti la davanti dove obiettivamente si
sente la mancanza di Cristiano.
Emanuele B. e Francesco R. si sbattono
però, e quest ultimo si sistema bene un pallone e arriva al tiro
incocciando purtroppo con un altro essere umano ma sarebbe andato
crediamo in porta.
Bosse è molto dinamico e rincorre
spesso il pallone, non riuscendo però a gestirlo una volta fra i
piedi, e su questo bisogna lavorarci, l’atleticità e la reattività
ci sono.
Secca adesso gioca a destra, ruolo dove
rende meno che in centro, dove però sta, zitto zitto, smistando
palloni Figu, che al 5° minuto tira di prima dopo rilancio di Fede,
la palla è deviata e gira su se stesso, come la Terra, avanzando per
l’orbita che ci conduce di nuovo lassù.
Rete.
1-2!
Doppio Figu.
La reazione del Real 9.0.9. è
veemente e immediata come un revenge-movie a basso costo: uno-due in
area, tiro a incrociare sul palo più lontano che strozza l’urlo
dei nemici dialettici di Basso andandoci a incocciare su quel legno!
E’ una squadra la Real
Gialla che vive di fiammate ma che brucia poco, senza la convinzione
e la capacità di sfruttare i suoi punti forti, ma non si capisce
comunque sia come faccia ad occupare l’ultima posizione.
Dall’altra parte imperversa come
accennato un Alberto che è una spina nel fianco sinistro, che
sfrutta il corpo per giustificare le finte e al 9° minuto c’è il
meritato distacco: la palla in area se la alza lui stesso, è sempre
lui, il tennista-calciatore che di prima al volo calcia da poco
dentro l’area sotto la traversa all’altezza dell’incrocio, il
pallone preciso e potente viene toccato anche questa volta dal purty
ma va a finire sotto l’incrocio.
Maxima Exultanzia.
1-3!
Triplo Ale Effe!
La cosa bella è che la tripletta esce
in scioltezza come una granita dal macchinario;
Figu gioca quasi nell’ombra, senza
strafare ma facendo il suo e quando si presenta l’occasione
buttandola dentro con la stessa ovvietà di chi si china un attimo ad
allacciarsi uno scarpino (paragone che non varrebbe per il buon
zama-Perotti).
Non bisogna accomodarsi però, ne mai
ne ora perché l’avversario è sincopato ma a differenza di altri
precedenti antagonisti, c’è.
Ci prova un attimo dopo
un non troppo centrato Seccardini, e a giustificare l’affermazione
precedente il Real 9.0.9. (un mistero da ‘Mistero’ decifrare il
significato di tale codice), da una rimessa laterale sua, gestita
male dalla nostra difesa, va a entrare in area col 6delReal ,
scartare il nostro portiere e in scivolata buttarla dentro.
Dai cosiddetti amanti del
‘bel calcio’ , affermazione che non ci trova d’accordo
esprimendoci come il Mago Otelma, questo match sarebbe definito ‘una
bella partita’.
Ma questo è relativo e vano nello
sport che ha nel suo esser uno spettacolo una conseguenza non
obbligata è nella sua essenza la ricerca di un obiettivo preciso.
La bella partita è quella che si
vince.
Detto questo, per chi non ha interessi
nelle due squadre può risultare in effetti una partita godibile.
Da parte nostra conta solo portarla a
casa e chiudere i battenti fino a Settembre.
L’inesistente maxi-schermo
nell’angolo del campo segnerebbe ora il risultato di 2-3.
Siamo a metà esatta.
Non si farebbe in tempo a pensar queste
ultime cose che il risultato cambia di nuovo: bellissimo assist in
area rossogialla per il 6delReal che non può che insaccare di nuovo.
3-3.
E allora andiamo ad iniziare.
L’ultimo Tempo di questa Stagione.
L’ultima tranche di resoconto.
L’ultima possibilità di andare a
prenderci sta coppa.
Non dobbiam mantenere nulla.
Siam pari.
Dobbiam buttarla dentro almeno un
‘altra volta senza subire.
Si può fare.
In centro di centrocampo c’è
Seccardini, vai Giacomo gioca come hai dimostrato nelle ultime
partite in questo ruolo.
Davanti Figurelli, che oggi non si può
dire non sia in particolare vena di segnare. E allora stai la davanti
Ale e gonfiaci ancora sta rete.
Subito il Real ma ci va facile Bivona.
Jack fa uno dei suoi tiri a palombella
forti da lontano.
Non basta.
5° minuto.
L’azione è bella proprio da vedere e
vale come risposta a più di mille parole.
Berbotto risolve un contropiede
pericoloso che sta già per avere nelle urla dei tifosi di casa un
contorno e un susseguente zittio da parte di Mattia, e Fede appunto
lo risolve….. di tacco….
La palla e per Secca che al velluto si
sposta con un tocchetto quasi impercettibile la palla sul destro
lasciando sul posto l’avversario e sfrutta il campo libero, troppo
libero, davanti a sé, arrivando quasi al limite dell’area dove
tenta un tiro il cui rimpallo va a far trovare il pallone dove se
questo fosse un risotto alle fragole esso avrebbe trovato un
Grignolino.
Un Figu d’annata calcia, e non serve
neanche dirlo scriverlo o idearlo quello che avviene perché, oggi
più che mai, è lapalissiano.
Botta sul primo palo a mezza altezza
che apre le braccia del povero portiere, per carità in tutti i gol
al posto giusto e sempre in volo per tentare di prendere il pallone e
sempre toccandolo, e finisce nella nostra meta ultima.
3-4!
Ci siamo.
Adesso non riperdiamo il controllo.
Un quarto d’ora al fischio
risolutivo.
Ughes versione ‘E’ quasi magia
Albe’ è da cartone animato.
Sulla fascia va per l’appunto sul
fondo, cercato come l’oro da Paperon de Paperoni da giovane, è
dopo due dribbling e contro-dribbling mette in mezzo il miglior
pallone presumo dell’intero Campionato Invernale e dell’Oratorio
Cup Under 10 di quest anno insieme.
E’ la sua Numero1.
Incredibilmente in mezzo nessuno fra
Figu e Gazzera, due pezzi da novanta, riesce a toccarla pur essendo
li, e a buttarla dentro…
All’11° grandissimo scambio fra
loro due, Tommaso a un certo punto dal limite, siam sempre al limite
dell’area, lo so sarà stato citato 9 volte sto limite d’area ma
che ci si può fa!, appunto dal limite fa una cosa un po’ alla Del
Piero anni ‘90 ma meno soft e più decisa, tirando forte e a girare
sul secondo palo…la palla va a mezzo-soffio dall’incrocio…
Sto gol della sicurezza ci serve come
il Grande Almanacco Sportivo a Marty per bruciarlo dopo averlo
sottratto al giovane Biff, sarebbe un paradosso per noi subire una
beffa adesso, quando mancano 6 minuti al calare del sipario, e
bisogna stare molto attenti a sta Real Gialla.
È proprio al 14° minuto che
Alessandro Figurelli, numero 10 sulle spalle, per lunghi momenti a un
passo dal non prender parte a questa squadra, arrivato dal nulla (o
dal DLF per essere meno poetici), espressione dello svolazzare dei
suoi rossi capelli ed esultanze da video, decide che sarà lui a fare
l’ultimo gol di questa incredibile prima stagione, suo 5° della
partita, 11° personale del Primaverile e 37° della stagione e 107°
della squadra .
Rilancia Gianluca, stoppa Ale, la palla
gli rimbalza di fianco, botta sul primo palo, palla in mezzo alle
mani del purty.
3-5.
Fischio Finale.
Fine.
Stop.
3 punti.
3 punti che ci proiettano lassù.
Ma c’è ancora un asteroide vagante
con cui far i conti…
Andiamo avanti nel tempo.
A un certo punto del pomeriggio del 13
Giugno, giunge la notizia che l’ultima partita del San Martino
Arancio non è stata giocata.
Non ha fatto i 3 punti.
Per regolamento gliene devono esser
tolti 2.
Tolti 1.
Gliene han dati 2, gliene han dati 1.
Chissene frega.
Non ne ha presi 3.
Siam sopra noi.
Sopra tutti.
Basta.
PAGELLE
1#BIVONA: veste maglia giallo
incandescente e cappellino rosso con marchio San Benedetto. Sta fra
i due pali a difenderci. Durante gli allenamenti non è
diligentissimo. Quando c’è una partita è tutt uno con ciò che
gli sta attorno. Lamenta bruciori ai piedi, ma poi torna li nel suo
habitat naturale e porta avanti fino all’ultimo il suo compito. In
questa partita non è chiamato a grandi interventi, gestisce i
compagni anche a voce dalla porta, come ogni buon portiere fa; i gol
che subisce lo vedono praticamente incolpevole. Una stagione da urlo.
Superbo. Grazie Gianlu. IRIDATO
3#TESTAVERDE: il caldo ha visto cedere
anche lui a tagliarsi i capelli. Lui non cede neanche stavolta. Solo
un errore, nel secondo gol dei nove zero nove quando non è
lucidissimo nel legger il pallone che arriva dall’alto. Per il
resto conduce bene tutta la partita, viaggiando ormai in gran
sintonia col compagno di reparto Berbotto. Un capitano cosi, chi lo
ha? In tutto l’anno una decina di parole e un centinaio di
interventi giganti. Maturo fino all’osso. Grazie Edo. FINOALLAFINE
11#BERBOTTO: lui è un giocatore
particolare. È un difensore fortissimo che a prima vista può
sembrar puntare tutto sul fisico e sulla solidità e concretezza, per
la serie ‘come spazza bene Berbotto!’ ; poi t ‘accorgi che in
questo suo modo personale di trovare l’impatto con la palla è
estremamente coordinato, cominci a veder che c’è un armonia
pazzesca nei suoi movimenti quando fa delle finte a spiazzare
l’avversario, vai a contare le volte in cui ti fa la classica
grangiocata e per di più stando in difesa come quando si rialza e va
a riprender il pallone all’avversario che sembrava l’avesse
bruciato e te la butta lontano di tacco ma queste cose non sono
eccezioni di questa e magari quell’altra partita, no, perché te le
fa sempre e sembrano ormai normali, gioca sul velluto pur mettendoci
una sana grezzezza ed essenzialità, è un Gattuso nei suoi momenti
migliori con giocate alla Toni, un fenomeno non c’è altro da
fare, e poi se lo metti davanti ti fa gol dopo un minuto … in
questa stagione forse la vera Scoperta, in un ruolo poi cosi
delicato, è stato lui. Grazie Fede. COSTANTE
10#FIGURELLI: fa una partita dove non
lo noti nemmeno più di tanto al di là dei gol, fa il suo bene senza
veroniche o doppi passi, anzi, qualcosina, è umano anche lui gira
voce , la sbagliucchia, anche magari quando dovrebbe dar più
velocità alla manovra; eppure ti fa 5 gol e ti risolve la partita.
Cosa si può dire di più di ciò che
si è già detto. Se quell’altro è un fenomeno questo è un
mostro.
Se lui e tutti gli altri, tutti,
manterranno la costanza la voglia l’umiltà la testa si alleneranno
ancora come si deve e migliorando la concentrazione senza darsi
fastidio per chi deve stare davanti nelle file degli esercizi!,
ingraneranno come squadra mantenendo fede agli insegnamenti espressi
fin ora in campo e assimileranno quelli nuovi, dico ‘se’ perché
nulla è scontato e ciò che qua viene scritto in maniera molto
‘calda’ ed esaltata può svanire in una bolla di sapone in un
attimo, tutto dipenderà da loro; ma se si continua su questa scia,
bhe tenendo conto che questi giocatori han 9, ora 10 anni, qua si va
a diventare veramente qualcosa di importante.
Ma bisogna volerlo. Non è semplice ma
è tutto li. Grazie Ale. BATTICINQUE
2#SECCARDINI: il numero di maglia, come
per Federico, suggerisce il cambiamento di ruolo rispetto all’inizio,
per giungere al suo posto naturale in questo contesto.
Viene messo anche a destra, ma dove
rende di più è in centro di centrocampo. In questa partita si nota
un po’ il suo soffrire il caldo, non tanto nella corsa quanto nella
brillantezza del tiro. Ottima però la sua ripartenza palla al piede
per il quinto nostro gol. Garantisce una strategia bellissima:
quella di poter mettere Figu davanti senza preoccuparsi troppo di non
averlo in centro. E’ venuto fuori col tempo, in sintonia col
discorso della posizione in campo. Rimane, come già detto altre
volte, un Jolly totale. Grazie Giec. JACHTHEJOKER
14#UGHES: allora…nell’articolo è
stato già detto tutto. Ha fatto una partita super. Essendo molto
razionali, non è che è stato perfetto nel vero senso della parola,
come forse neanche Pirlo nella sua partita migliore. Però porca
miseria, il concetto è la crescita. Dopo la partita, peraltro molto
buona, fuori casa anche se giocata in campo neutro con l’Oratorio
Gesù Nazareno, gli si era detta una cosa molto chiara, di non
cercare troppo di andare verso il centro col pallone ma puntare di
più all’esterno alla fascia e quindi al fondo. In questa partita,
quella sua successiva in un campo grande, ha fatto esattamente
quello. Ed ha fatto grandi cose. La cosa migliore in assoluto è
quando un giocatore segue quello che gli si dice e risulta efficace.
Lui addirittura di anni ne ha 9, non 10, ed è arrivato a campionato
in corso. Bravissimo. Grazie Albe. NECESSARIO
5#GAZZERA: se si vede la sua storia è
un veterano della San Benedetto, gioca da quando aveva 6-7 anni e si
vede che in generale ha esperienza. Per quanto riguarda quello di cui
parliamo, quindi la storia di questa squadra che è al 1° anno, ha
cominciato, pur risultando importante sin da subito, un po’ in
carenza di energia, ed è andato a crescere da tutti i punti di
vista. E’ molto quadrato. Fa giocate personali mai fine a se
stesse, si dosa bene, pecca un po’ nella continuità all’interno
della partita e ancora un po’ nella grinta che c’è ma che se
usasse quel briciolo di più, essendo atletico alto e con un buon
tono muscolare rispetto alla media, farebbe ancora meglio. In questa
partita la gamba la mette da subito, non velocissimo quando dovrebbe
esserlo ma una cosa che fa benissimo, che è un suo punto forte, è
leggere il gioco con passaggi giustissimi verso il centro o ad
allargare sull‘altra fascia. Si coordina bene quando va al tiro, ha
un tiro buono, deve solo migliorare certe volte nella potenza. In
altre occasioni è semplicemente sfortunato, come quando produce quel
tiro che va a un pelo dall’incrocio. Una stagione molto buona per
lui ma lui ha le carte per far che la prossima sia quasi strepitosa.
Grazie Tomma. DARMIANMARIMANE
6#CIOBANU: se si fosse in un contesto
di calciomercato e offrissero anche cifre esorbitanti per lui, farei
il diavolo a quattro con Tosini per tenerlo. Ale è bravissimo. Lui
ha veramente il calcio nel sangue, non che sia il solo ma la sua
voglia matta per questo sport già solo di base deve essere premiata
e cosi infatti quest anno è stata. Magari è da richiamare in
allenamento ma è assolutamente diligente e non può fare a meno,
quando vede un pallone, di corrergli appresso. Durante l’anno ha
alternato prestazioni buone, a molto buone a altre un po’ meno (ma
son molte di più le positive) , ma il punto è che se già fa delle
buone cose potrebbe esser molto più continuativo, è un problema di
approccio, una volta risolto è fatta. In questa partita gioca
prevalentemente punta, e nonostante nasca come ala destra non è male
davanti perché ha una predisposizione a saltare l’avversario che
altri non hanno. Solo che troppe volte, dopo aver fatto la cosa
giusta, perde l’attimo. Ha anche un buon tiro che in allenamento a
tratti bisogna stare attenti a non far entrare gli osservatori
dell’Alpignano che senò fanno domanda pure per lui da come tira
bene ma anche li è discontinuo e in partita risulta troppo meno
concreto di quanto potrebbe essere. È molto interessante come
giocatore, forse bisognerebbe capire bene dove e come farlo giocare,
perché il presentimento è che una volta trovata la collocazione e
il modo possa esplodere. Una cosa in cui eccelle già da ora è la
simpatia. Grazie Ale. SUPERCIOBAAAAA
18# BOSSE: è arrivato a stagione in
corso, non è scontato e facile quando non si parte dall’inizio.
Viene fatto giocare punta anche perché
si nota nel suo colpo di reni la sua forza, nel senso che è
sprizzante ma deve ancora allenarsi per quello che in partita nel
calcio è fondamentale: saper gestire il pallone una volta che lo si
ha fra i piedi. In questa partita ha fatto qualche buon appoggio
indietro ai suoi compagni, anche se non è riuscito a trovare la
possibilità di tentare la conclusione a rete, e questo giustifica
assolutamente un eventuale nervosismo per un attaccante, è come un
nuotatore che fa una gara ma per qualche motivo non riesce a stare a
contatto con l’acqua.
Quando è in campo c’è da dire una
cosa, a differenza di alcuni suoi compagni, magari già citati ed
esaltati per qualcosa, non perde mai la concentrazione non si fa
distrarre dai tifosi non si fa trovare a pettinarsi o a grattarsi la
faccia come se stesse aspettando il pulman.
La voglia di giocare c’è l’ha, in
un mondo utopico dove tutti hanno esattamente ciò che vogliono
meriterebbe più spazio proprio per questa sua voglia. In questo
mondo meritocratico e fatto da tante cose lui ha comunque sia
dimostrato di avere talento quando durante un allenamento, anche se
può sembrare semplicistico e banale, si era chiesto di andare contro
il portiere e scartarlo, lui è stato il migliore, e di tanto, data
la sua già citata velocità di gamba, forse ha la velocità di gamba
migliore di tutti e questo comporta saper giocare nello stretto aver
un intelligenza calcistica ecco si deve partire da questo e arrivare
a portarlo in partita. Nonostante le difficoltà logistiche legate
allo spazio e al tempo degli allenamenti, questo verrà fatto in
maniera ancora più precisa il prossimo anno.
A migliorare non devono essere solo i
giocatori, ma anche la loro gestione. Da sottolineare
l’incomprensibile scelta da parte sua durante un allenamento di
parlare e urlare in falsetto causando divertimento. Grazie Ema.
TEBOSSENO
19#ROCCA: in questa partita gioca
davanti, ruolo assolutamente più congeniale a lui rispetto alla
fascia. Non si muove male e trova più spazi che Ema per tirare,
risultando potenzialmente pericoloso in più di un’ occasione anche
se non trova la porta. Deve anche lui imparare a gestire meglio il
pallone quando lo ha fra i piedi, è un discorso anche di tocco di
palla e di movimenti che son troppo presi di foga da parte sua, un
po’ come di foga si esprime lui sempre ma c’è da dire che c’è
stato un miglioramento progressivo nel suo comportamento durante
l’anno, gli ultimi allenamenti era almeno 5 volte migliore e
diligente che nei primi. Gli va dato atto di questo perché il plauso
maggiore è , e sempre sarà, per il miglioramento. In qualsiasi
cosa. Esemplare il paragone fra la scaletta di un pollaio e la vita
in forma di domanda fattoci da lui durante la Novena prima di Natale
,risolta, alla contro domanda su cosa significasse, con un ‘non lo
so’. Grazie Frà. ROCCARREY
E poi non si può non citare e
ricordare il carnevale di maglie e colori del vulcanico 9#CRISTIANO
durante gli allenamenti per non parlare dei suoi gol incredibili,
forse il migliore quello a Beato Bernardo di girata, e del suo
apprezzamento verso improbabili musiche messicane, passando per
l’incursione in area stile Inzaghi di un 13#PIETRO nella partita in
casa infrasettimanale col Testona che ci ha procurato il rigore,
alla risposta dopo qualche secondo di silenzio di 7#CHIUMEO nel Quiz
alla domanda ‘che numero di maglia ha Chiumeo?’, passando per
l’esultanza Tardelliana d’altri tempi da metter come sigla spot
per il prossimo anno e quelli a venire di 17#NICOLO’ a Beato
Bernardo, alla prepotente doppietta in 4 minuti nella prima del
Primaverile in casa contro il San Bernardino di 16#MOCTAR appena
entrato, ai cori eterni e immani risuonanti ovunque di 15#MATTIA
cuore rossogiallo infinito e alle sue pronte risposte a chi osasse
dagli spalti o altre parti dire qualcosa contro la Sambe, alle
prestazioni ‘cattivissime’ e positive di 4#BUZIO anche super
sventolatore di bandiere a seguire i suoi compagni ovunque, ai dubbi
amletici di 13#ELIA sempre con la maglia della juve ad allenamento
sostenendo di tifare anche il Toro, agli autografi del primo fan di
Carlo Nesti dell’ultim’ora 8#MILANO che se l’è fatto scrivere
anche sulla pelle al Ruffini, alle incredibili perle di 16#NANI
protagonista anche sul campo nelle prima uscite della San Benedetto
nascente dove ha messo fisico e praticità, alle Medaglie
importantissime conquistate da 19#CECILIA, all’abbraccio fra
10#FIGU e #18PRATIS dopo il gol di quest ultimo in casa con
l’Atletico Real dopo le polemiche sull’attribuzione del gol in
comune col Testona qualche giorno prima.
Grazie a Tutti.
E quindi.
Abbiam vinto l’Oratorio Cup con 24
punti.
Siam arrivati secondi nel Campionato
Invernale con 37 punti.
In totale chiudiamo la Stagione
2014/2015 a 61 punti.
Il San Martino Arancio, regole alla
mano dell’Ente che ha organizzato il campionato, ha fatto in totale
60 punti.
Di fatto, seguendo le regole, al di là
di gabole o eccezioni ad squadram varie, siamo primi.
Da soli.
Era quello che volevamo noi.
E’ quello che abbiam cercato di far
in modo volessimo e voleste tutti.
L’abbiamo ottenuto.
Sono, siamo, speriamo siate
soddisfatti.
Si perché tutti i valori, tutte le
etiche , tutto ciò che di bello viene tirato in ballo come
motivazione per cui si fa uno sport non può esser identificato come
linea base motivo principale per cui si fa lo sport stesso.
E’ come dire che si è contro
l’infedeltà e di conseguenza non si vive nessun rapporto
sentimentale in nome di ciò.
Si vive in nome della ricerca del
piacere.
Si gioca in nome della vittoria.
Questo è il massimo rispetto per la
vita e per il calcio.
L’amore per ciò che si fa non può
che espandersi.
E venire di conseguenza.
Forza Sambe.
Alla Prossima.
Andrea