lunedì 25 maggio 2015

Il punto del Lunedi!

Under 10!
(Under 14 nel pomeriggio)



21-05-2015

 

Campionato Primaverile

 

6° Giornata

 

Oratorio Gesù Nazareno - San Benedetto =  0-4   

 

2 Angius

Figurelli

1 Gazzera

 

 

 

 

GLI ULTIMI TRE CAPITOLI. L’UNICO MODO DI SCRIVERLI. 

 

Sulla brezza di un giovedi le cui nuvole non possiamo permettercoscurino l’obiettivo di vincere questa e le prossime tre partite.

Partendo dalla consapevolezza del passo falso dell’Arancio il cui errore dovremo tradurre nel passaggio da-5 a-2.

Attraverso la forza di una difesa che non consente, la crescita di un centrocampo che non si accontenta di quello che è ma vuole rinfoltirsi di nuovi volti per evolversi, la concretezza di un attaccche ha capito come basti un movimento giusto per gonfiare una rete.

La San Benedetto dei nati 2005/2006 si presenta all’Oratorio Gesù Nazareno.

Questa volta nessuna pettorina a rovinare la divisa.

Le nostre maglie.

Oggi.

Sono rosse.

 

TEMPO PRIMO: LA TERRA DI CRISTIANO.

 

Il fischio dell’arbitro apre.

In un attimo Gazzera è sul fondo, Angius sul primo palo tira e Figurelli di un soffio non ribadisce.

Non si tratta di servire vendette su piatti più o meno climatizzati.

Bisogna fare gol.

Si tratta di fare il primo passo verso l’aggancio che per regolamenti scritti nelle lastre del merito  deve essere nostro.

Bivona c’è.

Ogni tiro da qui alla fine dirottato nella sua porta non troverà nessuna sorte diversa dalla sua presa.

Davanti c’è il numero 9 che il Torneo c’invidia e quando si appresta a battere un calcio da fermo, la rete di fronte comincia già a muoversi per togliersi subito il fastidio.

Alla prima occasione la causa è il vento.

Nella seconda il pallone.

Nel mezzo un’azione che parte dal recupero palla di Tommaso, se non lo vedi non ccredi che giocatore è diventato, le piaghe son quelle che vengono agli avversari nel non riuscire a frenare i primi respiri di un tiki-taka che in maniera naturale si articola sulla terra sintetica di via Servais, per arrivare a Figurelli, la palla allargata ad Ughes che vede e serve in avanti Angius, incrocio sul secondo palo e doppietta.

Calcare il campo è lasciarsi trasportare dal proprio tiro, nella corsa che dall’esultanza ti trascinerà al prossimo tuo gol.

La profondità di Angius a produrre cross, gli uno-due con Alessandro, le sgroppate palla al piede di Alberto, la presa ditempo di Edoardo che se non vuole non lo salterai mai, i rilanci di Federicche se vuole ti sovrasta ovunque.

Non ce n’è.

0-2.

 

TEMPO SECONDO: LE OCCASIONI INFINITE.

 

Seccardini Giacomo allora è un mostro.

Milano ha nella testa le geometrie giuste.

Buzio ogni volta è una sorpresa, a questo punto si potrebbe ammettere quanto è forte.

Figurelli mette tutta la forza mancata in qualche partita precedente, sradica il pallone e davanti al portiere la butta centralmente nella porta alle sue spalle.

Le nuvole sulle teste di tutti lentamente si aprono, una luce fa capolinea.

Marco è là nel fuorigioco non presente, nel posto in cui la probabilità di fare gol più si alza e son 4 le occasioni di poco fuori, una è un palo, tutte son tiri di prima.

Giacomo è una bestia, sfonda la retroguardia avversaria e la butta sul palo interno e tutta la linea di porta entra in contatto con quel pallone, che gira e gira bene fra i rossogialli, che se Milano sapesse quanto Carlo Nesti lo esalterebbe nell’eventuale telecronaca, lui e tutta la squadra, per questo modo di gestire il pallone, si farebbe scrivere il suo nome sulla pelle. A  no, l’ha già fatto.

E’ una spinta perenne quella degli ospiti.

I palloni in un modo o nell’altro son tutti preda dei nostri.

0-3.

 

 

TEMPO TERZO: LE DECISIONI IMPROVVISE DI EDOARDO.

 

Le tattiche non sempre vengono studiate prima.

E’ nel presente che si progetta il presente.

Sulla fascia non c’è Gazzera, in mezzo non alza la mano a chieder palla Cristiano: Angius dalla linea di fondo butta in mezzo dove Ale e Tomma si propongono come finalizzatori e son 3 per Tommaso in questo Torneo, 8 in tutto nella stagione.

Ma tutto è partito da una sortita di Testaverde che di botto ti parte palla al piede proiettato sulla destra, in un secondo è all’altezza della bandierina a darla al lancia-cori della squadra.

Prodigioso.

Dopo 30 secondi son gli stessi i protagonisti di cross e tiro, ma di ginocchio è la conclusione e la palla si alza di un niente sopra la traversa; stessa sorte per il pallonetto al volo tentato da un Gran Milano poco prima.

0-4.

Il fischio dell’arbitro chiude.

 

 

 

 

La Sambe ha striscioni che l’accompagnano a partite e Polisportive.

Bandiere per sognare e su cui si sogna.

Ha bambini che la rendono quella che è.

Ha giocatori che in ogni caso, in ogni ruolo, in ogni momento, se vogliono,  portano a compimento la missione.

Se veramente questi colori volete siano visti da tutti dal basso verso l’alto quando  a fine giugno ogni singolo punto sarà stato assegnato,

Se dal proiettore del salone desiderate escano le immagini di un successo definitivo e finale di questa stagioneche terminerà il 6 del prossimo mese, esattamente nel luogo in cui è iniziata a settembre, venite prima di tutto sul campo dove già ci recammo pochi mesi fa, dove fu  la testa a portarci  alla vittoria ai rigori, quella di Cristiano che spinse la palla in rete, quella di tutti noi che nel deprimersi permise agli avversari di recuperarci dal doppio vantaggio.

Lasciamo a casa la seconda.

Portiamo la nostra terra a Chieri.

 

 

30 Maggio 2015, ore 14.00

Duomo Chieri – San Benedetto

 

 

 

L’aggancio non basterà.

Oltre alle scarpe da calcio coi tacchetti alti,

se vuoi avverare l’inaudito sorpasso,

indossa per quei 60 minuti l’idea.

Che dai rigori.

Stavolta.

Non bisogna passare.

 

 

 

 

 

 

 

 

PAGELLE

 

1#BIVONAchiamato in causa poche volte dimostra sempre una grandissima concentrazione e ogni mossa che fa è professionale come se vivesse in porta sempre. GRANDE

 

3#TESTAVERDEbha, l’idea è che se volesse potrebbe veramente raggiungere il fondo partendo dalla difesa in ogni momento. Negli interventi difensivi non sbaglia un colpo, una smagliatura forse in un’occasione di mancata sovrapposizione con Federico e Francesco. Poi appunto una breccia vivente nello sfrecciare nell’occasione del quarto gol. SONTUOSO

 

11#BERBOTTO: pure di tacco la spazza adesso. Senza parole. Non sbaglia nulla. LINDO

 

4#BUZIO: sembra passare in sordina ma tolta la prima partita di campionato  a settembre, ogni volta che è stato chiamato in campo ha performato in maniera splendida. E’un valore aggiunto, applica la sua dote difensiva in ogni ruolo, lucido e intelligente garantiscesempre. RIVELAZIONE

 

10#FIGURELLI: una prova solida dove mette in mostra le sue già note qualità. Porta avanti senza nessun affanno la partita facendo da ponte fra attacco e difesa, smistando bene palloni anche sulle fasce e all’occasione s’insinua nella difesa avversaria. POTENZA

 

5#GAZZERA: se il Milan avesse investito su di lui invecche Cerci ora forse non ci sarebbe bisogno di Mister Bee. Si capisce sin da subitissimo che su quella fascia farà disastri(per gli avversari). Riesce in praticamente tutte le giocate, offensive e difensive. Prende continuamente il tempo a tutti, assist-man e finalizzatore. Prestazione sopra le righe. GATORADE

 

14#UGHES: un super Alberto quello visto questo giovedi. La miglior prestazione quella sua fin’ora.

Ci mette un’iniziativa come non mai prima, tentando traiettorie diverse sguazzando ovunque col pallone. Certe volte l’allunga troppo, ma mette diversi buoni cross. Ottimo poi l’assist in verticale per Angius! Passo decisivo per la crescita quello di questa partita, da cui prender le mosse mantenendo le cose buone e migliorando le altre. LUPO

 

8#MILANO: si rifà dall’ultima performance, qualche brivido all’inizio ma poi si rimette sulla linea del Milano che ci piace, quello che alza la testa e fa gioco passando la palla a chi è più libero, tentando il tiro quando serve anche se difficile e marcando bene l’uomo. RITROVATO

 

2#SECCARDINI: si divora la partita in senso positivo, nel senso che la fa sua dettando legge a centrocampo, sia in fascia che soprattutto in centro, nel ruolo in cui forse possiam finalmente aver trovato il doppio interprete che ci mancava. Clamoroso il palo-linea. CENTRALE

 

9#ANGIUScome gioca bene. Sa quando fermarsi e servire e quando tentare la conclusione. In questa partita, in altre potrebbe esser rischioso, azzecca la posizione e le dinamiche agendo molto bene negli spazi anche quelli non propriamente suoi. Doppietta ed esultanze. INFINITO

 

16#GILLONE: la sua miglior partita fin’ora, dal momento che sta dove un attaccante deve stare: davanti. Infatti gli capitano almeno 5 palle-gol, che per gran parte di sfortuna non reteggia.

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