lunedì 6 luglio 2015

Under 10 di giugno!



04-06-2015

CAMPIONATO PRIMAVERILE 2014/2015

8° Giornata

San Benedetto – Real 9.0.9. Rossa = 3-2

2 Angius
1 Gazzera





FINO ALL’ULTIMO ANG1US 00.


Ne mancano due.
Le probabilità di arrivare in vetta son molte meno, dopo il pareggio di ieri.
Ma ci sono.
Bisogna solo seguire la scia, non uscire di strada.
Bisogna solo, vincere questa partita.

4 Giugno 2015.
Va in scena San Benedetto-Real 9.0.9. Rossa,
molto più tardi di quando dovrebbe.
E’ passata un’ora, in Via Delleani 24 si spasima sulla tribuna, ed in un angolo del campo i rossogialli hanno improvvisato un sit-in d’attesa, fra bagni d’acqua sulla testa e chiamate-fake del csi che sostiene che l’arbitro ‘sta per arrivare’.
Sono composti gli ospiti azzurri del Real, che sulla maglia hanno la data 2020.

Alle 19 pensiamo un po’ tutti che è tardi, e sappiamo che questa partita ‘sa da fare’, in un rigurgito donabbondiesco inverso, e cosi l’allenatore del 9.0.9. indossa la pettorina rossa ed un fischietto.


Chi si gioca tutto sapendo che per rimaner attaccato a quel filo di speranza non ci sono alternative che il risultato pieno contro chi non ha nulla da perdere.

La stanchezza di chi ha giocato il giorno prima sotto il cocente sole di Chieri.
La presenza di chi era in Veneto.

Si parte, sia quel che sia.

La San Benedetto è più sul pezzo, ma anche il Real dà prova d’esserci.
E’ Berbotto il primo a provarci con una palombella da distante, palla a lato.
1° minuto. Rimessa Testaverde. Angius di prima imbecca col destro girandosi sul palo più lontano. La palla va in rete. Siamo 1-0. E’ il gol numero 100 della stagione nostro. La zampata l’ha messa proprio lui. Cezzionale!

A destra Ciobanu come sempre è indomito. Tanta voglia. Tanta grinta. Tanta fame per chi dà ogni partita il suo contributo, per chi quel 6 lo ha suo e vuole andarci oltre, oltre quella sufficienza per lasciare un altro marchio, per gonfiare quella rete come a inizio anno e a San Bernardino.
Seguono altre palombellate di Berbotto, che oltre a difendere vuole segnare, lo ha fatto il giorno prima e altre 7 volte quest anno.

Il Real si fa notare con qualche tiro velleitario e sgroppate sulla fascia.
Figurelli tenta il suo colpo classico di testa da rimessa di Edoardo.
Gazzera reitera il suo dribbling con la palla sotto la suola sinistra a tirarsela verso sé per poi cambiare direzione.
Al 12° bella giocata del Real Rossa con palla messa in mezzo dove son colpevolmente soli due azzurri , uno di questi tira ma trova un reattivo Bivona sulla sua strada.
15°, la palla lunga in area rossogialla, si avventa un attaccante di Moncalieri ma è più lesto Gianluca.
Al 16° minuto questa crescita del Real si concretizza: dalla trequarti si aggiusta bene il tiro un tesserato che scaglia bene, Gianlu tenta la parata-karatè ma la palla entra.
1-1.
Adesso per noi è purgatorio, questo risultato non ci basta.
La partita è ancora lunga.
Le carte che abbiamo in mano sono pronte per esser scese.
E’ il 20° o giù di li.
Di fatto Bivona rilancia.
La palla è in aria quando l’arbitro fischia la fine della prima frazione.
La palla va a rimbalzare in rete…
Si rimane sull’ 1-1…

Secondo tempo,
in mezzo Seccardini e davanti Gillone per segnare, a destra Chiumeo.
Giacomo interpreta alla grande il suo ruolo e ci prova diverse volte col suo esterno destro, sfruttando la potenza e la capacità di tenere basso il pallone, oltre a recuperarne, ad impostare e a creare pericoli.
A qualche situazione davanti, non troppe, del Real, si alternano più numerose occasioni dei padroni di casa, che non sono concreti sotto-porta, seppur bravi a tirar fuori grinta e spinta, che un po’ era mancata ieri.
Tommaso ha il match-ball cosi come Alessio, ma entrambi da un passo non gonfiano la rete, con il primo a beccare un trinomio portiere-traversa-linea da lasciar l’esultanza in gola come groppo fastidioso.
Ancora per Gazzera anche una bella punizione, perfetta in tutto senonchè incappa in uno dei nostri che sfortunatamente toglie il pallone dalla rete.
Questa superiorità Sanbe provoca brividi e potenziali rimpianti ancora più freddi quando i celesti su punizione, loro specialità, chiamano in causa un forte Gianluca che respinge molto bene con voli anche fotografici dopo aver imparato a metter bene la barriera.
17° minuto, Tommaso ha spazio e tira non troppo forte ma la palla viene deviata drammaticamente da un difensore avversario che spiazza nettamente il suo portiere e finalmente siam di nuovo sopra,
2-1!

Terzo Tempo, quello in cui mantenere il vantaggio, quello in cui aumentarlo per sicurezza.
Pietro a destra, Elia a sinistra e la coppia Figu-Angius a cui si chiede efficacia massima.
Ribatte Figu un pallone sporco girandosi molto bene e tendendo basso e potente il pallone ma va a lato.
Qualche secondo e dopo un tiro ancora di Alessandro non trattenuto dal purty, Angius deve solo dare quel tocchetto con le sue espressive scarpe ma la palla incredibilmente non entra!
Non era neanche poi cosi facile dato che era laterale.
Palpitazioni continue.
La San Benedetto vuole assolutamente vincere perché deve farlo e lo sa bene.
Ma al 4° minuto la botta che non ci vuole: la palla rimbalza pericolosamente subito fuori dall’area nostra, e questi giocatori avversari, magari non ordinatissimi nell’impostazione nè insuperabili in difesa, hanno degli ottimi colpitori e uno di questi la colpisce molto bene quella sfera.
2-2.

Adesso mancano 15 minuti alla fine.
Ogni speranza di raggiungere la vittoria della competizione primaverile, e quindi della Stagione, deve passare dalla vittoria di questa partita.
Il tempo passa, Federico da lontano fra un po’ non fa scendere il pallone in rete, l’orologio non smette di andare avanti, Testaverde dalla tattica dell’angolo stoppa, ha tempo e spazio, tiro leggermente a girare che sembra quello decisivo per svoltare del tutto la partita: traversa piena!, le lancette non smettono di far rumore, Alessandro di testa non ci metta la potenza, Elia ruba un buon pallone e tenta la volata sulla fascia, Real su punizione pericolosissimo la tira in maniera egregia ma ribatte Bivona, Tommaso ha la palla giusta sotto-porta dopo rilancio di Gianluca ma la spara di un soffio alta, minuto 10°, ne mancano solo più 10, ancora Figurelli di testa sul palo più lontano respinge goffamente il portiere, ancora di testa Angius la palla sembra essere quella giusta ma è fuori di un niente a lato del palo, minuto 14 ne mancano 6 e Tommaso da posizione estremamente laterale vuole beffare l’estremo difensore ma egli la para, Cristiano in mezza-rovesciata per quello che sembra essere finalmente il colpo finale ma la palla è deviata in angolo, Real riparte in contropiede sulla fascia ma per fortuna al posto di metterla in mezza tira e para Bivona, minuto 17° sembra il colpo del KO , della beffa clamorosa, quello del Rea,l ma Gianluca vola e in tuffo salva tutto e tutti.
Il minuto ora è il 18°.
120 secondi e ogni immaginazione sarà distrutta.
Bivona è pronto al rinvio.
Dagli spalti ci si crede ancora.
Dalla panchina più che mai ma la tensione sale perché a questo punto non contano più i valori diversi in campo, ma il sangue freddo, la testa, la consapevolezza.
Mentre il pallone è in aria una voce dalla tribuna grida qualcosa come ‘tira una bombarda’.
Quel pallone, che adesso sta scendendo precipitosamente, lo si conosce già, non ha bisogno di presentarsi toccando il suolo, è quello dell’ultima opportunità, preciso, potente, pericoloso, giusto… o quasi, perché dopo esser rimbalzato per terra risale sfiorato dalle mani del portiere e va sulla traversa e sbattendoci rimane li mentre quest’ ultimo ingannato è fuori dai pali; ci vuole quella correzione minima, quel tocco che da ultimo tassello del puzzle costruito fino ad ora serve per essere inserito la in mezzo e potervelo incorniciare come penultimo quadro per poter buttarsi sulla costruzione dell’ultimo fra due giorni, e li c’è proprio lui che dall’inizio dell’anno è diventato simbolo della Squadra con uscite d’altro livello dentro e fuori dal campo con giocate e gusti musicali estesi gol impossibili da fermo e in movimento, autore del gol numero 100 e sospeso il tempo ed il pallone la testona del testardo Cri incoccia quella sfera che vagante stava per farci svanire.
Palla in rete.
3-2.
Anche questa è fatta.


Siam partiti non sapendo cosa si intendesse per ‘articolo’ da scrivere sul Blog.
Le Go-Pro non erano ancora state pensate per essere fissate dietro le porte.
I giocatori da guardare in faccia in allenamento non si conoscevano, Figurelli e Berbotto eran nomi senza un viso da associare, Ughes sarebbe arrivato molto dopo.
Ogni cosa era bene o male ignota.
Una cosa era stata fissata da subito.
Bisognava arrivare a questo momento.
Quello precedente all’ultima partita dell’anno.
Essendo ancora in gioco
Per l’obiettivo massimo.
L’unico che contava e che conta.

Ci siamo arrivati.

Andiamo a terminare questo percorso dove tutto è iniziato.
In quella Moncalieri descritta in quel Settembre del nostro battesimo come ‘tarda mattinata, le cui avvisaglie son quelle di un’imminente pioggia e la colazione abbondante rimane sullo stomaco, tardando a metabolizzare’


6 Giugno 2015
Real 9.0.9. Gialla – San Benedetto


E’ l’ultimo Puzzle di cui trovar i pezzi.
Perché se siamo ancora li.
Se i segnali non sono frutto del caso.
Se ad ogni caduta ci rialziamo più forti ed inspiegabilmente non muore mai quella spinta iniziale che sempre va ad esaurirsi normalmente col tempo.
Se il tempo è come non passasse e tutto attorno lo spazio ci rendiamo conto di come lo si stia muovendo noi.
Allora scartiamo la pillola blu perché il cucchiaio non si sposterà mai.
Ma non per questo.
Noi non potremo.
Piegarlo.




PAGELLE

1#BIVONA: si propone in più d’una parata plastica, volando efficacemente a pigliar palloni; nel caso del primo gol poteva sostituire alla mossa da Street Fighter una risposta più semplice.
Contribuisce decisamente alla vittoria. RYU

3#TESTAVERDE: ispirato nella tattica Edo-Corner dove più d’una volta è estremamente pericoloso. Sagace e concreto dietro. Si gestisce alla grande. PILOTA

11#BERBOTTO: tenta numerose volte la soluzione offensiva a metà fra il tiro e il lancio, risultando tremebondo per il Real 9.0.9. Rossa. Dietro non concede nessuna sbavatura. BERBOMAN

10#FIGURELLI: si fa distrarre troppo, porta con sè le sue armi, dal colpo conclusivo di testa al passaggio filtrante, all’imbucata, al tiro, alla reattività. Quando è in campo si sente che le cose girano in un certo modo. DRITTOEROVESCIO

2#SECCARDINI: è ufficialmente ormai un’alternativa di rango nel ruolo interpretato eroicamente da Figu; trovarne un altro, seppur con caratteristiche diverse, che garantisse un certo range di livello, anche se non ancora in maniera identica, sembrava impossibile. Giacomo riesce a introdurre efficacemente nel gioco la sua superiorità fisica senza cadere nella mollezza, ma fungendo da mediano buono come distruttore del gioco avversario e aggiungendo una più che discreta capacità di dribbling e di visione di gioco, per la quale non è sempre supportato da chi dovrebbe far determinati movimenti e stare in determinate posizioni. GIECH

6#CIOBANU: molto dinamico a destra, dove troppo spesso preferisce la giocata veloce ad un più elucubrato ragionamento, che potrebbe imbastire avendo buoni piedi ed un sano dribbling. Va bene sul fondo ed è capace a metter cross. CIOBA

13#CHIESA: anche oggi fa la fascia e non prettamente la difesa, anche se è chiamato a far una sorta di ‘terzo difensore laterale aggiunto’. Ciò che lo frena è una sorta di distrazione non tanto causata dai tifosi quanto dal fatto che non legge bene determinate situazioni ma è pienamente giustificato da un utilizzo che ne si fa diverso rispetto al ruolo che gli viene dato in allenamento.
E’ un 2006, ha più spazio di crescita di altri, ripetiamo fino all’infinito che il suo ruolo naturale è fra i più difficili a livello di testa e di tutto. Non pecca nelle respinte. Il prossimo anno avrà un salto di qualità. CHIESTO

7#CHIUMEO: è nell’essere sgusciante e nella velocità della giocata che deve puntare, oltre che nel sapere leggere le situazioni in attacco. Corre molto nel ruolo che fa, non è facile trovare il varco, moto sfortunato in due occasioni quando ha sui piedi la palla del suo primo gol stagionale. Si fa trovare quasi sempre nel posto giusto, forse il suo pregio migliore è la scelta della posizione. RIUTILIZZABILE

5#GAZZERA: il suo dribbling e il suo giocare coi compagni sono stra-utili alla causa. In chiave offensiva imposta bene per il centrocampista centrale o per chi è davanti, è sempre pronto al tiro ed ha un ottimo senso della posizione. Spara alto da alcune posizioni che paiono ottimali ma bisogna calcolare, nel livello di difficoltà di queste giocate, il modo e la velocità con cui gli arrivano e deve gestire quei palloni. Realizza ufficialmente il gol del 2-1, e in tutti i casi anche stavolta, appena spostato a destra, segna. Sarà un caso? RIENTRO

17#DIVITO: gran diligenza e grinta per la causa. La a sinistra fa per due volte delle involate per nulla scontate. Gli manca il passaggio finale o più in generale la mossa conclusiva. Nel luuuungo pre-partita non fa mancare la sua consueta dose di showmanismo. UOMOSPOGLIATOIO

9#ANGIUS: questa volta intraprendente fin da subito. Non soffre più di tanto il concetto di posizione avanzata dato il piccolo campo di casa dove trova sempre bene i suoi spazi. Subito il gol, oltretutto molto bello in quasi acrobazia, il 100° della stagione, meritevolmente suo.
Equilibra bene il sano egoismo dell’attaccante col cosiddetto gioco di squadra.
Ficca poi il gol-estasi a due minuti dalla fine facendo crollare lo Stadio. SUASUBLIMITA’

16#GILLONE: riceve solo un pallone, gli va dato atto, molto appetibile, quello che Secca butta in mezzo benissimo a inizio secondo tempo, dove si fa trovare però fuori posizione: troppo sul primo palo quando dovrebbe stare più largo essendo punta. Tocca veramente pochissimi palloni, su uno sfortunatissimo è nella traiettoria del gol: sulla punizione di Gazzera. NONVALUTABILEMADIVALORE


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