04-06-2015
CAMPIONATO PRIMAVERILE 2014/2015
8°
Giornata
San Benedetto – Real 9.0.9. Rossa
= 3-2
2 Angius
1 Gazzera
FINO ALL’ULTIMO
ANG1US 00.
Ne mancano due.
Le probabilità di arrivare in vetta
son molte meno, dopo il pareggio di ieri.
Ma ci sono.
Bisogna solo seguire la scia, non
uscire di strada.
Bisogna solo, vincere questa partita.
4 Giugno 2015.
Va in scena San Benedetto-Real 9.0.9.
Rossa,
molto più tardi di quando dovrebbe.
E’ passata un’ora, in Via Delleani
24 si spasima sulla tribuna, ed in un angolo del campo i rossogialli
hanno improvvisato un sit-in d’attesa, fra bagni d’acqua sulla
testa e chiamate-fake del csi che sostiene che l’arbitro ‘sta per
arrivare’.
Sono composti gli ospiti azzurri del
Real, che sulla maglia hanno la data 2020.
Alle 19 pensiamo un po’ tutti che è
tardi, e sappiamo che questa partita ‘sa da fare’, in un
rigurgito donabbondiesco inverso, e cosi l’allenatore del 9.0.9.
indossa la pettorina rossa ed un fischietto.
Chi si gioca tutto sapendo che per
rimaner attaccato a quel filo di speranza non ci sono alternative che
il risultato pieno contro chi non ha nulla da perdere.
La stanchezza di chi ha giocato il
giorno prima sotto il cocente sole di Chieri.
La presenza di chi era in Veneto.
Si parte, sia quel che sia.
La San Benedetto è più sul pezzo, ma
anche il Real dà prova d’esserci.
E’ Berbotto il primo a provarci con
una palombella da distante, palla a lato.
1° minuto. Rimessa Testaverde. Angius
di prima imbecca col destro girandosi sul palo più lontano. La palla
va in rete. Siamo 1-0. E’ il gol numero 100 della stagione nostro.
La zampata l’ha messa proprio lui. Cezzionale!
A destra Ciobanu come sempre è
indomito. Tanta voglia. Tanta grinta. Tanta fame per chi dà ogni
partita il suo contributo, per chi quel 6 lo ha suo e vuole andarci
oltre, oltre quella sufficienza per lasciare un altro marchio, per
gonfiare quella rete come a inizio anno e a San Bernardino.
Seguono altre palombellate di Berbotto,
che oltre a difendere vuole segnare, lo ha fatto il giorno prima e
altre 7 volte quest anno.
Il Real si fa notare con qualche tiro
velleitario e sgroppate sulla fascia.
Figurelli tenta il suo colpo classico
di testa da rimessa di Edoardo.
Gazzera reitera il suo dribbling con la
palla sotto la suola sinistra a tirarsela verso sé per poi cambiare
direzione.
Al 12° bella giocata del Real Rossa
con palla messa in mezzo dove son colpevolmente soli due azzurri ,
uno di questi tira ma trova un reattivo Bivona sulla sua strada.
15°, la palla lunga in area
rossogialla, si avventa un attaccante di Moncalieri ma è più lesto
Gianluca.
Al 16° minuto questa crescita del Real
si concretizza: dalla trequarti si aggiusta bene il tiro un tesserato
che scaglia bene, Gianlu tenta la parata-karatè ma la palla entra.
1-1.
Adesso per noi è purgatorio, questo
risultato non ci basta.
La partita è ancora lunga.
Le carte che abbiamo in mano sono
pronte per esser scese.
E’ il 20° o giù di li.
Di fatto Bivona rilancia.
La palla è in aria quando l’arbitro
fischia la fine della prima frazione.
La palla va a rimbalzare in rete…
Si rimane sull’ 1-1…
Secondo tempo,
in mezzo Seccardini e davanti Gillone
per segnare, a destra Chiumeo.
Giacomo interpreta alla grande il suo
ruolo e ci prova diverse volte col suo esterno destro, sfruttando la
potenza e la capacità di tenere basso il pallone, oltre a
recuperarne, ad impostare e a creare pericoli.
A qualche situazione davanti, non
troppe, del Real, si alternano più numerose occasioni dei padroni
di casa, che non sono concreti sotto-porta, seppur bravi a tirar
fuori grinta e spinta, che un po’ era mancata ieri.
Tommaso ha il match-ball cosi come
Alessio, ma entrambi da un passo non gonfiano la rete, con il primo
a beccare un trinomio portiere-traversa-linea da lasciar l’esultanza
in gola come groppo fastidioso.
Ancora per Gazzera anche una bella
punizione, perfetta in tutto senonchè incappa in uno dei nostri che
sfortunatamente toglie il pallone dalla rete.
Questa superiorità Sanbe provoca
brividi e potenziali rimpianti ancora più freddi quando i celesti su
punizione, loro specialità, chiamano in causa un forte Gianluca che
respinge molto bene con voli anche fotografici dopo aver imparato a
metter bene la barriera.
17° minuto, Tommaso ha spazio e tira
non troppo forte ma la palla viene deviata drammaticamente da un
difensore avversario che spiazza nettamente il suo portiere e
finalmente siam di nuovo sopra,
2-1!
Terzo Tempo, quello in cui mantenere il
vantaggio, quello in cui aumentarlo per sicurezza.
Pietro a destra, Elia a sinistra e la
coppia Figu-Angius a cui si chiede efficacia massima.
Ribatte Figu un pallone sporco
girandosi molto bene e tendendo basso e potente il pallone ma va a
lato.
Qualche secondo e dopo un tiro ancora
di Alessandro non trattenuto dal purty, Angius deve solo dare quel
tocchetto con le sue espressive scarpe ma la palla incredibilmente
non entra!
Non era neanche poi cosi facile dato
che era laterale.
Palpitazioni continue.
La San Benedetto vuole assolutamente
vincere perché deve farlo e lo sa bene.
Ma al 4° minuto la botta che non ci
vuole: la palla rimbalza pericolosamente subito fuori dall’area
nostra, e questi giocatori avversari, magari non ordinatissimi
nell’impostazione nè insuperabili in difesa, hanno degli ottimi
colpitori e uno di questi la colpisce molto bene quella sfera.
2-2.
Adesso mancano 15 minuti alla fine.
Ogni speranza di raggiungere la
vittoria della competizione primaverile, e quindi della Stagione,
deve passare dalla vittoria di questa partita.
Il tempo passa, Federico da lontano fra
un po’ non fa scendere il pallone in rete, l’orologio non smette
di andare avanti, Testaverde dalla tattica dell’angolo stoppa, ha
tempo e spazio, tiro leggermente a girare che sembra quello decisivo
per svoltare del tutto la partita: traversa piena!, le lancette non
smettono di far rumore, Alessandro di testa non ci metta la potenza,
Elia ruba un buon pallone e tenta la volata sulla fascia, Real su
punizione pericolosissimo la tira in maniera egregia ma ribatte
Bivona, Tommaso ha la palla giusta sotto-porta dopo rilancio di
Gianluca ma la spara di un soffio alta, minuto 10°, ne mancano solo
più 10, ancora Figurelli di testa sul palo più lontano respinge
goffamente il portiere, ancora di testa Angius la palla sembra essere
quella giusta ma è fuori di un niente a lato del palo, minuto 14 ne
mancano 6 e Tommaso da posizione estremamente laterale vuole beffare
l’estremo difensore ma egli la para, Cristiano in mezza-rovesciata
per quello che sembra essere finalmente il colpo finale ma la palla è
deviata in angolo, Real riparte in contropiede sulla fascia ma per
fortuna al posto di metterla in mezza tira e para Bivona, minuto 17°
sembra il colpo del KO , della beffa clamorosa, quello del Rea,l ma
Gianluca vola e in tuffo salva tutto e tutti.
Il minuto ora è il 18°.
120 secondi e ogni immaginazione sarà
distrutta.
Bivona è pronto al rinvio.
Dagli spalti ci si crede ancora.
Dalla panchina più che mai ma la
tensione sale perché a questo punto non contano più i valori
diversi in campo, ma il sangue freddo, la testa, la consapevolezza.
Mentre il pallone è in aria una voce
dalla tribuna grida qualcosa come ‘tira una bombarda’.
Quel pallone, che adesso sta scendendo
precipitosamente, lo si conosce già, non ha bisogno di presentarsi
toccando il suolo, è quello dell’ultima opportunità, preciso,
potente, pericoloso, giusto… o quasi, perché dopo esser rimbalzato
per terra risale sfiorato dalle mani del portiere e va sulla traversa
e sbattendoci rimane li mentre quest’ ultimo ingannato è fuori dai
pali; ci vuole quella correzione minima, quel tocco che da ultimo
tassello del puzzle costruito fino ad ora serve per essere inserito
la in mezzo e potervelo incorniciare come penultimo quadro per poter
buttarsi sulla costruzione dell’ultimo fra due giorni, e li c’è
proprio lui che dall’inizio dell’anno è diventato simbolo della
Squadra con uscite d’altro livello dentro e fuori dal campo con
giocate e gusti musicali estesi gol impossibili da fermo e in
movimento, autore del gol numero 100 e sospeso il tempo ed il pallone
la testona del testardo Cri incoccia quella sfera che vagante stava
per farci svanire.
Palla in rete.
3-2.
Anche questa è fatta.
Siam partiti non sapendo cosa si
intendesse per ‘articolo’ da scrivere sul Blog.
Le Go-Pro non erano ancora state
pensate per essere fissate dietro le porte.
I giocatori da guardare in faccia in
allenamento non si conoscevano, Figurelli e Berbotto eran nomi senza
un viso da associare, Ughes sarebbe arrivato molto dopo.
Ogni cosa era bene o male ignota.
Una cosa era stata fissata da subito.
Bisognava arrivare a questo momento.
Quello precedente all’ultima partita
dell’anno.
Essendo ancora in gioco
Per l’obiettivo massimo.
L’unico che contava e che conta.
Ci siamo arrivati.
Andiamo a terminare questo percorso
dove tutto è iniziato.
In quella Moncalieri descritta in quel
Settembre del nostro battesimo come ‘tarda mattinata, le cui
avvisaglie son quelle di un’imminente pioggia e la colazione
abbondante rimane sullo stomaco, tardando a metabolizzare’
6 Giugno 2015
Real 9.0.9. Gialla – San Benedetto
Perché se siamo ancora li.
Se i segnali non sono frutto del caso.
Se ad ogni caduta ci rialziamo più
forti ed inspiegabilmente non muore mai quella spinta iniziale che
sempre va ad esaurirsi normalmente col tempo.
Se il tempo è come non passasse e
tutto attorno lo spazio ci rendiamo conto di come lo si stia
muovendo noi.
Allora scartiamo la pillola blu perché
il cucchiaio non si sposterà mai.
Ma non per questo.
Noi non potremo.
Piegarlo.
PAGELLE
1#BIVONA: si propone in più d’una
parata plastica, volando efficacemente a pigliar palloni; nel caso
del primo gol poteva sostituire alla mossa da Street Fighter una
risposta più semplice.
Contribuisce decisamente alla vittoria.
RYU
3#TESTAVERDE: ispirato nella tattica
Edo-Corner dove più d’una volta è estremamente pericoloso. Sagace
e concreto dietro. Si gestisce alla grande. PILOTA
11#BERBOTTO: tenta numerose volte la
soluzione offensiva a metà fra il tiro e il lancio, risultando
tremebondo per il Real 9.0.9. Rossa. Dietro non concede nessuna
sbavatura. BERBOMAN
10#FIGURELLI: si fa distrarre troppo,
porta con sè le sue armi, dal colpo conclusivo di testa al passaggio
filtrante, all’imbucata, al tiro, alla reattività. Quando è in
campo si sente che le cose girano in un certo modo. DRITTOEROVESCIO
2#SECCARDINI: è ufficialmente ormai
un’alternativa di rango nel ruolo interpretato eroicamente da Figu;
trovarne un altro, seppur con caratteristiche diverse, che garantisse
un certo range di livello, anche se non ancora in maniera identica,
sembrava impossibile. Giacomo riesce a introdurre efficacemente nel
gioco la sua superiorità fisica senza cadere nella mollezza, ma
fungendo da mediano buono come distruttore del gioco avversario e
aggiungendo una più che discreta capacità di dribbling e di visione
di gioco, per la quale non è sempre supportato da chi dovrebbe far
determinati movimenti e stare in determinate posizioni. GIECH
6#CIOBANU: molto dinamico a destra,
dove troppo spesso preferisce la giocata veloce ad un più elucubrato
ragionamento, che potrebbe imbastire avendo buoni piedi ed un sano
dribbling. Va bene sul fondo ed è capace a metter cross. CIOBA
13#CHIESA: anche oggi fa la fascia e
non prettamente la difesa, anche se è chiamato a far una sorta di
‘terzo difensore laterale aggiunto’. Ciò che lo frena è una
sorta di distrazione non tanto causata dai tifosi quanto dal fatto
che non legge bene determinate situazioni ma è pienamente
giustificato da un utilizzo che ne si fa diverso rispetto al ruolo
che gli viene dato in allenamento.
E’ un 2006, ha più spazio di
crescita di altri, ripetiamo fino all’infinito che il suo ruolo
naturale è fra i più difficili a livello di testa e di tutto. Non
pecca nelle respinte. Il prossimo anno avrà un salto di qualità.
CHIESTO
7#CHIUMEO: è nell’essere sgusciante
e nella velocità della giocata che deve puntare, oltre che nel
sapere leggere le situazioni in attacco. Corre molto nel ruolo che
fa, non è facile trovare il varco, moto sfortunato in due occasioni
quando ha sui piedi la palla del suo primo gol stagionale. Si fa
trovare quasi sempre nel posto giusto, forse il suo pregio migliore è
la scelta della posizione. RIUTILIZZABILE
5#GAZZERA: il suo dribbling e il suo
giocare coi compagni sono stra-utili alla causa. In chiave offensiva
imposta bene per il centrocampista centrale o per chi è davanti, è
sempre pronto al tiro ed ha un ottimo senso della posizione. Spara
alto da alcune posizioni che paiono ottimali ma bisogna calcolare,
nel livello di difficoltà di queste giocate, il modo e la velocità
con cui gli arrivano e deve gestire quei palloni. Realizza
ufficialmente il gol del 2-1, e in tutti i casi anche stavolta,
appena spostato a destra, segna. Sarà un caso? RIENTRO
17#DIVITO: gran diligenza e grinta per
la causa. La a sinistra fa per due volte delle involate per nulla
scontate. Gli manca il passaggio finale o più in generale la mossa
conclusiva. Nel luuuungo pre-partita non fa mancare la sua consueta
dose di showmanismo. UOMOSPOGLIATOIO
9#ANGIUS: questa volta intraprendente
fin da subito. Non soffre più di tanto il concetto di posizione
avanzata dato il piccolo campo di casa dove trova sempre bene i suoi
spazi. Subito il gol, oltretutto molto bello in quasi acrobazia, il
100° della stagione, meritevolmente suo.
Equilibra bene il sano egoismo
dell’attaccante col cosiddetto gioco di squadra.
Ficca poi il gol-estasi a due minuti
dalla fine facendo crollare lo Stadio. SUASUBLIMITA’
16#GILLONE: riceve solo un pallone, gli
va dato atto, molto appetibile, quello che Secca butta in mezzo
benissimo a inizio secondo tempo, dove si fa trovare però fuori
posizione: troppo sul primo palo quando dovrebbe stare più largo
essendo punta. Tocca veramente pochissimi palloni, su uno
sfortunatissimo è nella traiettoria del gol: sulla punizione di
Gazzera. NONVALUTABILEMADIVALORE
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