lunedì 18 gennaio 2016

Under12B!


16-01-2016

CAMPIONATO INVERNALE  2015/2016

9° Giornata

Pgs Sic – San Benedetto = 0-8

3 Angius
2 Gazzera
1 Merlo
1Ciobanu
1 autogol


IL GIORNO DEL MERLO


Dall’ Istituto Sacro Cuore la San Benedetto Under 12 B torna a lavoro completato.
Tre punti ottenuti mettendo in campo le nozioni elargite fin’ora, abbastanza ben  dipanate sul brullo terreno del Pgs Sic.
Il campo è regolamentare, qualche boccia un pallino e si va a segnare i punti sulla tabella; a già è da calcio.
Il gioco  da provare è quello della profondità, la tecnica da saggiare è quella dello stop e del controllo palla.
La squadra di CaMi, MiCa ecc. esprime il solito calcio efficace senza fronzoli di sorta, con una difesa Berbotto-Buzio sempre pronta a cacciar via senza pensarci troppo i pochi pericoli che la compagine di casa arreca, ma la maggior parte di questi sono causati da errori proprio dei numeri 11 e 4, incappati improvvisamente su un terreno fisicamente ostilissimo che a giudicar dalle buche è la Luna; eppure sono proprio loro stessi a riuscire sempre a riparare a questi seppur pochi danni.
Di fronte a un Pgs clamorosamente assentato proprio dalla superiorità dei gialli, il punteggio cambia dopo un minuto preciso grazie al ritorno al gol di un redivivo Angius, pronto ad anticipare di sinistro il portiere.
Ancora lui per il raddoppio, di testa sul palo più lontano da rimessa laterale, per un attaccante che dal punto di vista realizzativo si rivela completissimo, dimostrando di saper segnare con ogni parte del corpo.
Bivona urla a destra e a manca dal suo punto di vista privilegiato, amministrando a modo suo la fase difensiva, e nelle due o tre occasioni in cui la palla rotola verso la sua porta si dimostra come al solito estremamente sicuro, non sbagliando un colpo.
Le occasioni della San sono tante, ma si perdono spesso in sbagli di sufficienza associata alle già dette condizioni del campo.
Dalla destra Ciobanu e dalla sinistra Gazzera  sono sempre in vantaggio sui rispettivi avversari, in centro Seccardini svolge bene il solito lavoro di difensore aggiunto e tiratore scelto.
A mettere il terzo sigillo ci pensa Gazzera da pochi passi, col suo piede preferito.

Il secondo tempo dà spazio ad una formazione nuova per  quattro/settimi rispetto al primo, con un Alessio Milano non brillantissimo in questo caso ma sempre di grande valore in centro, un Ughes archeologicamente alla ricerca del Sacro Dribbling, che se potesse ne farebbe dieci di fila e poi se ne andrebbe soddisfatto a casa lasciando la palla li, efficace per nove/decimi e talvolta peccatore nel cercare il contro-anti-contro-dribbling di troppo, che a parte tutto dimostra una grande capacità di tocco,  e di testa prova a metterla dentro, poi di piede ma non va.
Chiumeo a destra poco deciso nel contrasto fa però sempre la scelta giusta , anche se non sempre riuscita; davanti Merlo è chiamato a sbloccarsi e mette molto bene giù il pallone, abile anche nell’idea di movimento e nel passaggio, ma in questa frazione non basta una sua gran giocata al 6° minuto quando si sposta la palla sul suo piede e sborda a incrociare colpendo il montante basso; sfortunato e non del tutto cattivo nel cercare la rete in altre occasioni.

Nel terzo tempo si abbandona questo stallo di risultato irritante, grazie ad Ughes che calciodangola sul Pgs e, sich per loro, autogol.
Dallo 0-4 finalmente Merlo si libra e da vicino alla porta sfrutta bene una mini-mischia per capitalizzare e sbloccarsi. 0-5  e tutto il reparto offensivo di questa stagione è andato segno.
Un Angius in palla la butta dentro questa volta d’esterno destro di controbalzo, e subito dopo un Gazzera, mai prolifico come quest anno, si presenta da solo davanti al portiere e tira non benissimo ma tanto basta perché la sfera entri nel sette e si vada sullo 0-7 per il suo ottavo gol stagionale.
A chiudere i conti, per un cappotto che di questi giorni è d’obbligo, ci pensa Cioba, che non delude, dopo una bella azione che da Tommaso accentra per Seccardini che prolunga per Berbotto versione punta e assist-man con un tocco di mini-pallonetto per la profondità di Alessandro che mette il pallone nell’angolo più lontano.

Uno 0-8 per la San Benedetto che vuol dire sostanzialmente tre punti.
D’Oro.
Come quelli in palio Sabato prossimo.

                                                                      23 Gennaio 2016
                                                            San Benedetto – Sant’Ignazio

Il traguardo non è lontano.
Ma dietro questa curva.
Ci sarà il rettilineo.
Che conta.

Bisogna quindi prenderla.

Bene.











PAGELLE

1#BIVONA: imperturbabile. Non si scompone dalla sua grandezza. Neanche quando a chiamarla in causa son due tiri in 60 minuti. TIRAMISU’

4#BUZIO: qualche svista di calcolo dei tempi e nel tocco di palla quando bisogna calciarla via, ma tranne un’occasione in cui ci pensa Gianluca, è lui stesso a rifarsi sempre. Per il resto concreto come al solito. GRAZIE

11#BERBOTTO: anche per lui stesso inizio commento del suo compare Francesco. Per metà partita gli si chiede di fare il libero a 360° spaziando in quasi tutto il campo; poi ci si accorge che è troppo rischioso e che anche lui ha delle componenti umane che lo portano alla stanchezza, qualcosa che in lui si pensava non trovasse habitat. Ormai da due o tre partite si è instaurata una lotta fra lui ed i portieri e difensori avversari con questo pallone che cerca in tutti i modi di buttare dentro ma che in tutti i modi viene contrastato. E’ un difensore. Ma bisogna ricordarsi che sulle spalle ha l’ 11. Nella stessa partita gioca in tre ruoli diversi. PREZZEMOLO

2#SECCARDINI: bravo in copertura, bravo nel cercare la conclusione. E’ l’unico in questa occasione a riuscire a dare un effettiva potenza al tiro, insieme in parte ad Angius, è per più di una volta le sue botte sfiorano la rete. Utilizzato anche dietro, dove fa bene. REATTORE

5#GAZZERA: per la seconda volta capitano, e son 5 gol in due partite. Galvanizzato, o semplicemente molto forte, non è straripante come la partita scorsa quando ha letteralmente fatto ciò che voleva, ma nonostante il vento che continuava ad allentargli la fascia, i tocchi suoi son risultati sempre smarcanti. Gran facilità di giocata. BREZZA

7#CIOBANU: in questa partita è l’ala che più di tutte ha saputo interpretare il concetto di profondità, risultando quasi imprendibile per gli avversari. Quando fa gol per un attimo sembra che esulti alla Quagliarella: chiedendo scusa… gli annali non riportano di suoi trascorsi al Pgs Sic, le due mani in avanti erano per battere dieci con i compagni. ISTRUITO

9#ANGIUS: fa tre gol cosi in scioltezza che non se ne si accorge. Non ha problemi di sorta in generale, e da centrocampista centrale quel poco che lo fa, non è male. TRANQUI

8#MILANO: è il giocatore del guizzo. In questa partita non lo trova. La sua intelligenza tattica e di visione di gioco sono rifrante in questo frangente dal campo e soprattutto da una  sua mollezza che lo tengono più basso rispetto agli standard degli ultimi tempi. Soffre spesso questi campi duri, ma è comunque agevolato dalla sua superiorità tecnica rispetto a ciascuno degli avversari. INSERBO

14#UGHES: lui invece è il giocatore del dribbling, che al di là di tutto è bravo ed utile nella maggior parte dei casi perché ti crea la superiorità e lo slancio offensivo. Diciamo che si crea l’azione quasi sempre da solo, forse indugiando ed in maniera troppo macchinosa, rallentando un attimo il gioco con i suoi 36 dribbling per scartare due giocatori ma per poi velocizzarlo una volta scartati. Procura l’autogol e prova due volte a buttarla dentro di persona. Non prende nessun palo. CAPARBIO

6#CHIUMEO: poco cattivo, ma non sbaglia mai nulla a livello concettuale, facendo sempre la cosa giusta anche se spesso mettendoci troppo tempo ma nell’insieme anche se non perfetto, ci si allena proprio per migliorare, la strada giusta l’ha imboccata da subito.  BUONO


18#MERLO: dimostra a sprazzi le sue doti, facendo percepire una grande luce che per accecare ha bisogno di altri minuti. Giocate di livello buonissimo, esploderà a breve. Il gol era molto importante ed è arrivato. GAGLIARDO

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