domenica 24 aprile 2016

Under12B!



16-04-2016

CAMPIONATO PRIMAVERILE  2016

5° Giornata

Duomo Chieri - San Benedetto = 5-2

1 Gazzera
1 Berbotto





.UNKNOWN ERROR. 

Ci si sposta con la testa alla partita prima di quando i piedi calcheranno il campo.
Si prefigura l’azione avversaria per prevenirla.
Solo con la superiorità numerica.
Solo con un dribbling riuscito.
Ma nonostante tutto forse sarà con un tiro da dentro o da fuori area.
per un palo, o per un pelo, che si potrà vincere.

Vale praticamente tutto la partita di oggi.
Duomo Chieri – San Benedetto per decretare, o quasi, il campione primaverile 2016.

Sai che ti giochi tutto.

La prima azione vede Edoardo effettuare un tiro-cross che potrebbe essere pericoloso se qualcuno tagliasse verso il centro dentro l’area, ma è troppo sul portiere.
Angius pare prendere la mira e sbilencamente riesce e calciarlo questo pallone ,che deve andare a finire nella porta avversaria e non deve superare Bivona.
L’ 8 del Duomo è come al solito guizzante, il pallone lo tiene fra i piedi e parte e al 4° gira di poco sopra la traversa.
Al 5° Tommaso la butta forte in mezzo sperando nella deviazione aerea che non sopraggiunge, ma siamo noi ad aprire le marcature, con un rimpallo favorevole del neo-crestato Gazzera che di testa la carambola in rete per lo 0-1 che ci porta al primo posto momentaneo in classifica.
Non si fa in tempo a ritirare le somme che il Chieri la rimette in piedi in una maniera fatale: punizione da fuori-area, respinge Bivona non potendo trattenerla, corta, cortissima per la zampata fulminea del giocatore rosso che anticipa Edo, trovando nella frazione di secondo il massimo risultato.
1-1.
La testa è ancora sul collo fino al ritorno in vantaggio di Federico, il pallone se lo porta verso di sé e calcia un campanile le cui campane suonano l’ 1-2.
Da qui in poi Papaleo e Berbotto dimostrano di essere una bella coppia di centrocampisti con diversi riuscitissimi uno-due, ma la grinta non basta.
Dopo niente, dopo l’ennesimo niente, Duomo di testa imbecca orizzontalmente il compagno che dalla tre/quarti tira forte e nella porta nostra.
Il 2-2 non ci ammazza subito, ma alla lunga ci strema.
Si perché Seccardini dietro da ultimo regge molto bene, ma davanti , in questa partita dove serviva pesantemente essere cinici e forti, siamo molto deboli, non ci sappiamo coordinare, ne sfruttare alcune buone occasioni dateci da un buon Ciobanu, il migliore visto a Chieri in questi due anni, ne voler buttare dentro sto benedetto san pallone che era li pronto a concederci di battere questa squadra che gioca come il Toro a livello concettuale quando deve difendersi, mettendo tutti i giocatori nel proprio centrocampo, ma essendo molto più intelligente in fase di ripartenza, perché usa le verticalizzazioni che Ventura l’ultima volta ha fatto al Liceo con il righello; squadra che vive delle giocate dei singoli, perché questa partita è stata da noi persa non per disattenzioni tattiche, ma per mancanza di voglia di fermare giocatori che sanno dribblare e che nel prenderci il tempo , e sapendo pure tirare, hanno quasi ipotecato il Primaverile 2016.
Nel mezzo una traversa di Fede, l’arrivo di un Figurelli che non lascia la firma come al suo solito, un salvataggio di testa di Verde, un palo in corsa dell’8 del Duomo, un tacco alla Mancini di Nicolò stoppato dal viso di un Merlo che non ha voluto essere gagliardo, e altri tre gol subiti da giocatori che hanno rispettivamente saltato uno di noi alla volta per ogni rete,   sfruttando la loro tecnica, che a noi non manca.
Ma in questo ‘quasi’ viaggiano le nostre ultime due partite.
Laddove l’altr’anno a detta di tutti avevamo già perso, il San Martino ebbe alla fine un calo clamoroso, e grazie alla nostra perseveranza nel continuare il ciclo di vittorie quando pareva chiusa la questione, andammo a vincere il Primaverile 2015.
Teniamo il fiato sott’acqua ancora per un po’, giochiamo come sappiamo bisogna fare, e senza giudicarci, diamo spazio all’istinto.

                       
                                                                      30 Aprile 2016
                                                        San Benedetto – Sant’Ignazio


I conti alla fine.
Nel dubbio.
Saliamo.



PAGELLE

1#BIVONA: la mano dolorante lo porta a non  trattenere un pallone nel secondo tempo; i cinque gol sono quattro tiri da massimo due metri di giocatori liberi, uno di questi da lontano battezzato male. DENTISTRETTI

2#SECCARDINI: la gioca bene la dietro. Spazza bene. Non sbaglia quasi nulla. SI

3#TESTAVERDE: luci e ombre. Il salvataggio di testa da un metro è molto bello come colore. Diversi altri palloni ben giocati. Nell’insieme è da andare a ripassare il modo di tirare in porta e quello di fermare l’attaccante che deve marcare, perché la prossima volta qua a Chieri si viene a vincere.

5#GAZZERA: subito subito si trova in faccia il pallone e quando riapre gli occhi vede il suo gol.
Un buon modi di iniziare. Non sfrutta gli uno/due con il centrocampista centrale dove avrebbe potuto conquistare più volte la fascia. MEDIOTONO

14#UGHES: non entra del tutto in una partita dove spensieratamente si fa valere  nonostante tutto. Stoppa e si gira bene  ma tira fuori. EIFFEL

11#BERBOTTO: centrocampista centrale sposta di un po’ di metri più avanti la sua caotica e ordinata pressione su pallone e avversari, e fa un gol, prende una traversa , dei tiri di poco fuori e una serie di ripartenze da cui serve palloni pericolosissimi non messi in rete dai suoi compagni. INOSSIDABILE

10#FIGURELLI: prestazione difficile da rendere perfetta dove alla stanchezza si aggiunge il sopraggiungere a partita iniziata senza riscaldamento ne fisico ne mentale. Nonostante tutto si muove bene e come al solito è l’uomo in più in area avversaria, quando gioca da centrale di centrocampo. Di testa e di piede ci prova. TIRATO

17#PAPALEO: non lascia spazio a nessuna critica negativa dal punto di vista della testa che è al top e lo si nota da come affronta la partita gettandosi bene a rubar il pallone e dar fastidio agli avversari, condendo il tutto con passaggi veloci e precisi per Federico e compagni. Dà molto. Forse in questa partita gli si doveva dare di più e diversamente, modo di esprimersi. ARIETE

7#CIOBANU: la gioca bene sia in fase difensiva che offensiva. Entra con lo spirito che ci vuole e non si fa saltare. GIUSTO

18#MERLO: si perde in qualcosa di indecifrabile. Ma imperterrito continuo a dire che ha tanto, tanto da dare. La porta, se vuole, la spacca. Deve imparare a volere a tutti i costi. PROSSIMA

9#ANGIUS: forse la prestazione non è diversa da altre che sono state lodate e ultrà-lodate.
Ma Cristiano sa che viene messo là davanti per far gol, e come destino di tutti gli attaccanti, si richiede a lui solo questo. Non è possibile definirla nè positiva nè negativa, perché l’impressione di svagatezza è sempre stata presente, ma con le sue zampate ha messo a tacere ed esultare tutti nel corso di questi due anni. In queste partite uno come lui sarebbe straservito.  No zampata-no party. ANALCOLICO 




Nessun commento:

Posta un commento