domenica 1 marzo 2015

Il Punto del Lunedì!


UNDER 10

28-02-2015

12° Giornata

Beato Bernardo - San Benedetto =  0-4

1 Berbotto
1 Angius
1 Figurelli
1 Papaleo



SIPARIO. APPLAUSI.  FINE…?

Per la 13° volta si aprono le danze.
E’ la 13° volta che le divise vengono indossate.
E’ l’ultima volta che si allacciano gli scarpini.

CSI Campionato Invernale 2014/2015 Calcio a 7  Categoria Under 10
Siamo la  San Benedetto ed è l’ultima uscita.

A Moncalieri per far 34.
A Moncalieri per  urlare la parola fine e porre l’orecchio a farci travolgere dall’eco per ascoltare quale sarà.
Che da Rivoli, lentamente, giungerà.

Ma bisogna fare il massimo anche questa volta.
E fare sempre il massimo non è mai facile.


28 Febbraio 2014
Beato Bernardo – San Benedetto.

Si scende in campo con Angius Maximus dal primo minuto e Basso a destra.

Del Beato, dai colori sociali uguali ai nostri, sono da concedere i primi high-lights.
E la concentrazione che Bivona ha deciso di assumere  da settembre quella riflessa nei suoi occhi.
Al 5° del primo tempo Basso per un soffio non arriva a portare dalla nostra il risultato.

6° minuto, la palla dall’area del Beato si allontana piano e tutti si scostano perché c’è Berbotto che si prepara al tiro.
L’ha messa a Rivoli per 3 volte in due partite contro due squadre diverse.
Il terzo gol lo aveva cercato più di quanto avevano fatto i tedeschi col Graal nell’ Ultima Crociata.
I primi due erano stati più epici del Toro a Bilbao.
Ora siamo a Moncalieri e la palla la piazza potente e precisa nell’angolo dove solo pochi portieri si sarebbero anche solo buttati.
RETE!
0-1.

Cross al bacio di Gazzera ma nessuno è pronto.
Minuto 11° del primo tempo: dalla rimessa laterale il pallone si va trovare a  un certo punto a un metro circa sopra la testa di Angius, che è girato rispetto alla porta avversaria ed è fuori area.
Mezza girato di prima con palla che va a finire nel sette.
ANGIUUUUUUUUUUUUUS  un'altra magia.
0-2!
Adesso dovrà aspettarsi di trovare un tarocco ed esser braccato da Dylan Rodes e  Alma Dray.

Molte situazioni pericolose nell’area del Beato Bernardo  ma non le concludiamo.
Entra Papaleo la cui voglia di segnare è pari per intensità a quella di Dracula di sangue dopo mille anni di solitudine.
Dopo circa 8 secondi ha sui piedi il pallone dell’urlo liberatorio ma è ancora troppo freddo.

Lui che al suo esordio aveva di colpo sfornato un tiro bellissimo uscito di un nulla.
Che a Rivoli ha vinto il premio per la sfortuna dopo aver messo nel mirino la porta che nemmeno un cecchino in giornata.

E allora concediamo il 26° gol a Figu che chiude vincendo la classifica marcatori, (se il Csi l’avese inclusa), dopo aver preso il pallone a centrocampo dall’avversario, dopo aver duettato splendidamente con Gazzera, robe di altro livello, e averla messa dentro di sinistro dopo un cross di destro di Tommaso.
Shock Beato!
Level Up Sambe!
0-3!

E adesso, quando alla fine di tutto il  campionato mancano due tempi, quando il primo è cominciato da qualche secondo, c’è in campo Nicolò che non ce la fa più, che ha sgroppato palla al piede  macinando troppi chilometri ormai, che si è messo le mani nei capelli troppe volte, che ha calciato verso la porta più di quanto si richieda ad un’ala.

E allora non è stato un caso quel tiro cosi bello in casa qualche mese fa, il primo, perché adesso il rimpallo è quello giusto, il piede destro tocca quanto basta per scavalcare l’avversario, ora c’è solo lui, la porta ed un pallone neanche cosi facile perché se ne sta già quasi andando via ma questa volta  non  ci sarà nessuna sorte a farci intristire perché il tempo stringe , il colpo è secco, traversa e RETE
0-4!

E son 13 i giocatori andati a segno.
Come il numero di questa partita.
Come le due cifre sulla maglia che Nicolò ha lasciato.

Mettici la C del Capitano Testaverde, che imperversa ovunque e in ogni tempo, e diventa ‘Credici’.

Credici Sambe perché la M nel tuo nome ora è ufficiale, al di la di ogni Santità o Beatitudine, oltre ogni limite di ottimismo dove c’è la prestazione superba di un Buzio che dietro sembra Berbotto e non ne sbaglia una!

Milano è chiamato a un compito  doppiamente difficile perché si alterna con Figurelli a centrocampo centrale dove bisogna avere alternative,  perché nel 2-2-2 è li in mezzo e deve fare cose che dobbiamo scoprire bene anche noi quali debbano essere, ma è li e non molla.

A bordo campo Nani sta già scalpitando per la sua prima panchina da allenatore  lanciando consigli più o meno probabili a destra e a manca.
Il prossimo anno i nuovi Under 8 potrebbero esser affidati a lui.

Lode a Vincenzo che ha dimostrato spirito di squadra venendo a tifare.


Ancora Bivona, che anche se viene chiamato in causa una volta ogni 6 ore è sempre pronto.
Ancora Ciobanu che non molla mai nonostante la sfortuna che lo attanaglia e corre sempre e dribbla e per poco, sempre per poco, non coglie la giocata giusta.

Basso che sembra Cerci ma è già nel calcio che conta e lo sa.

Triplice fischio.





A settembre erano 39 i punti a disposizione.
34 ne abbiamo conquistati.

Dove dobbiamo ancora andare a dir la nostra per alzare qualcosa di simile ad una coppa, indossare cose che ricordino una medaglia, appendere al muro fogli che indichino quello che abbiam fatto, che han fatto questi ragazzini oltre ogni aspettativa di chi li guardava anche se direzionati da subito a fare proprio questo e se la meritano stra-meritano la soddisfazione di un premio.

Forse questo, materialmente, il Csi non lo prevede.
Ma noi.
Abbiamo conquistato  molto di più.

Nell’attesa di capire cosa farà quella squadra arancione di Rivoli.
Abbiamo trovato quello che nessuno ci potrà mai dare, ne portare via.
Perché ce lo siamo guadagnati noi.

Abbiamo conquistato.
Noi stessi.

E con questa consapevolezza in più.
Andiamo avanti.


Con più voglia di prima.
Tutto questo era solo (solo?) l’inizio.


Forza.
Sambe.





PAGELLE

BIVONA: perché è proprio quando devi parare un tiro ogni 20 minuti che si vede la differenza fra chi è forte e chi ha solo dei colpi. Gianluca è fortissimo. MURAGLIA

TESTAVERDE:  anche in quest’ ultima uscita rende da 1 a 10 , 10. Anche se la  distanza da percorrere è maggiore, le rimesse da battere distano diversi metri, Edoardo non delude mai e in due o tre occasioni ferma l’azione dell’avversario per poi ripartire lui stesso e costruire. STELLA

BERBOTTO:  super-combattivo, che strano! Ficca pure la rete del vantaggio che apre le porte alla San Benedetto con il suo tiro da fuori.  Non stecca mai e se perde per un attimo l’attimo in un attimo ha già riparato. Ha avuto contro clienti più pericolosi ma il fatto è anche che a migliorare è proprio lui.  FERRO

BUZIO: partita perfetta è il migliore in campo non sbaglia nulla è subito combattivo preciso concreto ottimo nei tempi di entrata da lui non passa nulla bhe la difesa di questa squadra è sempre più forte, forse la migliore del torneo. ORATORE

FIGURELLI: ci sono squadre che per arrivare a segnare una trentina di gol ci mettono  più di un anno. Lui da solo ne ha fatti 26.  Quando duetta con Gazzera scendono dal cielo gli astri a vederli, nonostante non agganci uno forse due palloni risulta chiaramente un faro a centrocampo. ACCECANTE

MILANO: chiamato a giocare al centro di centrocampo per rodarlo in vista di poter creare doppioni in ogni ruolo, per non restare impreparati, ha il compito più difficile che diventa ancora più arduo quando viene messo nel centrocampo a due.
Qualche mancanza di decisione in conclusioni che avrebbero trovato la loro fine  nella porta avversaria, anche questa volta bene la fase difensiva. LABORATORIO

CIOBANU: incessantemente pronto alla corsa, ha questo dribbling inespresso ,o meglio non espresso del tutto, che sarebbe devastante ma manca un po’ di velocità nelle giocate comunque non viene sempre servito come dovrebbe e deve crearsi lui gli spazi e gioca infinitamente meglio dell’ultima sua prova in un campo grande quindi la prestazione è positiva. VEDETTA

BASSO: come sempre ci mette l’anima. È impeccabile dal punto di vista dell’applicazione e risulta ostico per gli avversari in alcune fasi.
All’inizio per poco ha la palla del vantaggio  e anche in altri momenti cerca di risolvere mischie in area.  ORGOGLIO

GAZZERA: mette in mostra la sue già conosciute doti, non condendole, all’inizio, con quella grinta messa in casa col Real Gialla che l’aveva fatto diventare Super-Saiyan. E’ abilissimo nel lanciare i compagni, vedendo gli spazi e passando e sa allargarsi quando deve per poi mettere in mezzo. È imprescindibile. GT

ANGIUS: la sua è una partita a sprazzi. Da uno di questi esce un altro gol imperdibile, e chiude a quota 19. Insieme a Figurelli han realizzato 45 gol….
Ogni tocco di palla lo trasforma in giocata, in alcuni casi abbandona la velocità di manovra per cercare di saltare forse troppo cervelloticamente l’uomo. Ma alla fine è Cristiano e che sia come sia. ZENIT

PAPALEO: all’ultima partita disponibile di questo campionato invernale fa quello che  dentro lo agitava da tempo. Ma poi è anche molto bello il gol, uno dei più belli della squadra di quest anno. Dalla sua ha una reattività ed una prontezza di corsa incredibili ed una cosa che ha evidenziato sempre, pure in questa partita, è la sua non comune capacità di entrare immediatamente in partita senza farsi problemi, prende la palla e va. Come già detto, in alcuni momenti sembra abbia la palla incollata mentre corre ma nello stesso tempo pecca un po’ quando  dopo aver macinato e scartato avversari per il campo vuole tenersi ancora la palla scartarsi anche il pubblico ed entrare con la palla nella porta di un altro campo da calcio fuori zona. Interessantissima carta in attacco, o comunque per la fase offensiva. Almeno altri 3 gol in campionato non gli sarebbero stati larghi. SCHEGGIA

JUNIORES
Orasport Bvc - San Benedetto 0-0

Tra squalifiche, infortuni e assenza varie si va a Collegno in undici contati più due riserve prese dagli allievi per la sfida con lo storico e sempre ostico avversario Orasport.
Dato anche il campo molto simile a un campo arato piuttosto che a un campo da calcio, per tutto il primo tempo si vede poco calcio a palla bassa così' che le occasioni saranno veramente poche nel primo tempo, da ricordare solo un tiro da fuori di Gatto dopo combinazione con Ferra e una potenziale occasione per Ferra che ruba palla in pressing ma non riesce a calciare in porta, per il resto qualche sbavatura di troppo in difesa e un ritmo troppo basso per poter pensare di vincere.
nel secondo tempo si riparte con Fede largo a sinistra e Fili libero dietro Ferra, ma davanti ci sarà troppa confusione e fretta di servire Ferra e il gioco davanti non porterà troppe occasioni in tutto il secondo tempo.
per gli avversari da segnalare un palo pieno su punizione a teo forse battuto mentre la Sanbe non riesce a sfruttare a dovere i numerosi calci piazzati. Nel complesso uno zero a zero che non lascia troppi rimpianti date le molte assenze e la poca qualità in campo visto anche l'infortunio di gabri Bellini dopo pochi minuti..certo già dalla prossima giornata bisognerà rimettersi in marcia e fare punti perchè non saranno più ammessi troppi errori.

OPEN OLD

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