lunedì 9 novembre 2015

Il Punto del Lunedì!


UNDER 12 A

È una bella U12 A quella che batte 7-4 il San Luigi. Padroni di casa subito schiaccianti, dopo il primo tempo il risultato è 3-0. L'inedita difesa a tre funzione e in gol vanno Bellone e Formica, complice anche un autogol. Ad inizio ripresa la Sanbe trova quarto e quinto gol con Prino e Bellone, sempre di testa, la sua specialità. La Sanbe chiude bene dietro, La Valle fa due buoni anticipi che spezzano l'offensiva, ma con l'uscita del solito maestoso Motta la Sanbe perde certezze e subisce tre gol. Nell'ultimo tempo però si mantengono ed ampliano le distanze, Formica con uno splendido gol su punizione e un altro autogol fissano il risultato finale. L'Under 12A inizia a trovare una quadra e porta a casa i primi tre punti.

ALLIEVI

La Sanbe affronta l'insidiosa trasferta al Cit Turin contro il San Donato alla ricerca di conferme dal punto di vista del risultato è soprattutto della prestazione. L inizio non è dei migliori, i giallorossi non riescono a costruire un gioco spumeggiante,non soffrono le poche sortite del San Donato ma davanti le occasioni sono quasi nulle. Poco gioco, molto nervosismo in campo e il primo tempo si conclude 0-0. Nella ripresa i ragazzi di PeroPari entrano in campo più determinati alla ricerca di un'importantissima vittoria..e le occasioni cominciano ad arrivare ma da sottolineare l ottima prova del portiere avversario che sembra poter bloccare ogni tiro della San Benedetto..a circa una decina di minuti prima della fine finalmente la Sanbe si porta in vantaggio dopo una serie di tiri e parate del portiere avversario grazie alla conclusione del numero 10 Penserino! Ed è proprio Penserino a raddoppiare su una punizione dal limite dell area pochi minuti dopo portando alla vittoria la San Benedetto! Non una bellissima prestazione,una buona difesa ma molta imprecisione in fase offensiva. Da sottolineare la grande prestazione di Youssef! Vittoria importantissima!

UNDER 12 B

5-11-2015

CAMPIONATO INVERNALE  2015/2016

3° Giornata

Beato Bernardo – San Benedetto = 6-4

2 Angius
1 Berbotto
1 Figurelli






BEATO CHI NON MOLLA



Non le parole.

La ricetta per vincere una partita.

Non  le porte alte.
Non  l’assenza dei compagni.
Non  l’arbitro in ritardo.
Non il ritardo sui palloni.
Non gli avversari più in palla.
Riposati da una fantomatica giornata a casa.
Non il freddo.
Non il cielo scuro davanti agli occhi e sopra le teste.
Non  i pochi centimetri fra le traiettorie ideate da  Cristiano ed i gol,  le brillanti giocate di Merlo,  le corse continue di Figurelli,  le solitarie fughe di Alberto,  le coordinate riflessioni di Milano,  gli scatti pensati di Ciobanu.
Non  il giovedi.
Non la gita.
Non  la tattica, la strategia di calamite colorate su una lavagna verde.
Non le prodezze di un 13 avversario che per 60 minuti ha bruciato di  talento, non le ripetute avventurose uscite palla al piede di Federico, le occasioni sui piedi di Elia,  la presenza di Rocca, la perdita immediata del provvisorio pareggio appena conquistato, le caramelle energetiche, il legno incredibile colpito da Moctar, le sue ispirate giocate, le percezioni tempistiche  di Edoardo, il rispetto di Seccardini.
Non l’articolo con i minuti delle azioni, il video con le go-pro dietro le porte, l’agonismo di chi sà che non siamo una scuola elementare ma una squadra di calcio, la capacità di cogliere le differenze ed elaborare le scelte.
Non il terreno brullo.
Le felpe.
I palloni gialli.
I movimenti a incrociare, i tiri di prima, i ruoli per cui non ci si è preparati, le partitelle fra di noi, le classifiche, il pareggio di Berbotto echeggiante rivolesi rivalse, quello di Cristiano fatto di posizione azzeccata più che d’altro, il suo tiro di collo a destarci per un attimo sopra il Beato Bernardo, giunto a questa partita in forma strepitosa, le cui repentine mobilitazioni del loro 10 su tutto il fronte ci hanno affannato, la cui lungaggine del 17  ci ha aggirato, il lancio di Figu per Merlo  messo a tu per tu col quinto pareggio mai raggiunto, la spinta finale, la destabilizzazione iniziale, lo schema per Edoardo, il palo-gol di Figurelli in girata.


Ma quell’ atteggiamento che porta all’idea di fare  cartelloni con pennarelli gialli e rossi.
Ad esserci.
Lo stesso.


                                                            14 Novembre 2015
                                                 San Benedetto-Real 9.0.9. Gialla

Perché ciò da cui tutto prende piede.
Da sempre.
E’ la Voglia.

Di rinascere.


PAGELLE

1#SECCARDINI: si infila i guantoni. La maglia arancione. I pantaloni da portiere e le scarpe da calcio. In questi gesti, la filosofia che ci porterà  lontano. PRESENTE

3#TESTAVERDE: troppe volte è stato fatto lo schema su di lui, anche quando era palesemente marcato. Su questa superficie non trova l’idillio. Legge bene alcune situazioni. Usa anche le mani per fare gli assist. ATUTTOTONDO

11#BERBOTTO: quando bisogna riprendere il risultato spesso è lui a dare il la. Non smette mai di tentare di prendere in pugno la situazione. Sembra uno. Ma sono tanti. Anima irrefrenabile. Il 17 gli prende tempo e fisico. Il tempo darà le sue sentenze. ATLETA

10#FIGURELLI: cocciutamente rincorre pallone e partita. E’ quello che non  molla. Questo suo dare tutto verrà ripagato. SOSTANZA

14#UGHES: ha fra i piedi palloni importantissimi, resi tali da lui stesso. Accenni di stanchezza, ravvivati da personalismi sfortunati. MOMENTI

13#DI VITO: per due volte si sente addosso lo snodo del match e non si districa. Accorto nel complesso. SIMMETRICO

7#CIOBANU: pendolino destro, non tocca tutte le fermate, scrollandosi il freddo iniziale. Ci saran giornate più calde e serate più riposate. Da lui palloni pericolosissimi serviti in area. RICHIAMATO

19#ROCCA: grandi responsabilità per lui, non macchiate ne profumate. EVOCATO

8#MILANO: la tendenza è quella di accentrarsi. Salta spesso l’uomo con sconcertante facilità, senza però continuare la giocata ma passandola in maniere che sembrano casuali ma diventano precise. Futura mezz’ala  di calcio a undici. BENASSI

9#ANGIUS: entra portando con sé la sua classica ventata di ottimismo. Sbaglia il primo pallone stoppandola di mano, poi ne mette due. REPARTO

16#GILLONE MA.: Un bel Gillone. Sa dove muoversi. Sfrutta bene il suo fisico. Doma il pallone calciando di prima e coglie un palo da pazzi. ENERGETICO

18#MERLO: un gran bel giocatore. Dimostra di essere assolutamente utile alla causa di questa San Benedetto Under 12. Giocate di persona capace, ottima visione di gioco e dinamiche da attaccante puro. MAXILOPEZ


 SAN BENEDETTO GOLD
2015/2016
COPPA JOMA 

Ottavi di Finale
6 novembre 2015
SAN BENEDETTO GOLD - EUPHORIAS = 4-2 

1 DISPENZA
1 CALA’
1 SEMERARO
1 PISCIUNERI 


SHALALLALALALLALALALLALALALLA OOOOOOO SAMBE GOOOLD


 Seimila sono quelli che in Piazza Saluzzo andranno a festeggiare la sera dopo, ripostati da Calciatori Brutti, intonando convinti alla squadra di Avataneo, che deve fare a meno per la prima mossa di questa Coppa Joma, di Vandin Scream, affetto dal morbo di Puppenaz.
Allo Sporting Mazzola viene sedata una rissa, sedata una paziente e si comincia, con Candelari che a Bruxelles sta seguendo una lezione notturna di scimitarra.
Passano in vantaggio gli euforici che prima di venir a giocarsi la qualificazione si son bevuti due vodka-redbull a testa ma la redbull era finita, insieme al tifo loro disorganizzato.
I giovani e ignoranti giocatori acerbi dell’ Euphorias, seguiti da qualche avanzo di tifoso forse ex giocatore dei Sultans o come diavolo si scrivono, non riescono troppo ad averla vinta sul muro poliziesco-delinquenziale Elia-Panzer, ed il primo dei due s’inventa una punizione alla Lasagna sul primo palo dai 1000 metri tirandola con la sciarpa di lana al collo, dove nulla può l’estremo difensore avversario.
al Cibali!!!
Ancora la banda mignon:1-2 per i piccoli.
Ecco-la.
La San Gold per scelta strategica vuole mantenere sempre la partita equilibrata, cosi da mantenere alto l’audience televisivo stile il gioco dei pacchi.
Dallo svantaggio  si sgancia Semeraro, che dalla panchina porta in campo una ventata di energia malata fra urla e reazioni eclatanti. Tant’ è.
Un cross in mezzo durante un tentativo riuscito di affondo incoccia sull’accorrente Calà che mette il suo corpo a disposizione, in termini calcistici, per farci da sponda.
Duuuuuuuuu eadue ma non basta per passare, e non vogliamo andare ai rigori, tranne il Panzer che ha in mente un modo alternativo per tirarlo.
Schiacciati nelle loro area gli euforici non si esaltano più di tanto e dopo la traversa di Merico, Seme di piatto a giro infila a spiedino facile e dopo poco Simo di astuzia alla Circle beffa  bambina e donna incinta decretandosi vincitore.
Al termine della partita, il tabellone luminoso gigante segna 4-2.
Andiamo ai  quarti.
Sono l’unica strada per portarci in Finale.

p.s. : Gauzo, Loma e i loro amici verranno a breve denunciati al Tribunale di Piazza Adriano per appropriazione indebita di immagine per quanto riguarda la loro foto di squadra.




PAGELLE ROSENBORG

12#CRUZADO: comunica una maggiore sicurezza rispetto al passato, parlando ad alta voce e facendosi valere come Tom Cruise ne ‘ L ‘Ultimo Samurai’. ATA’

2#DISPENZA: magistrale esecuzione da centrocampo per il vantaggio che ci dà il morale, e abbastanza buona impostazione difensiva. Non si mette la maglia della squadra in Piazza  e sta per perdere il porta-ilgoprò. EDUCATO

5#CANNESTRARO: uomo da curva e da rettilineo ai 300 all’ora, non disdegna l’imperfezione negli appoggi per recuperare la nettezza negli interventi di rottura. Forse stà per fare gol a un certo punto e si mette le mani nel cappellino. LHODETTOPRIMAIO

7#MERICO: in fase d’impostazione tranquilla e senza pressing fa sempre la cosa giusta, non sempre in momenti di forcing avversario, ma quando ci riesce crea la superiorità numerica.
Legno per lui. DINUOVO

8#UGLIONO: un palo. Una panda da prima serata su You Tube. REGISTRATORE

9#SEMERARO: perché ha questo numero? Comunque arriva dalla pizzeria disperdendosi e ritrovandosi al campo (non vuol dire nulla ma mi serve per l’epiteto finale) e quando entra la partita cambia. Sarà un caso. Sarà banda. Sarà sarà l’aurora. Embhè ci mette ipercinetismo e la piazza a porta vuota in centro come solo lui sa fare. DIASPORA

11#CALA’: l’importante è che la metta dentro. Non tutte le giocate gli riescono come vuole ma risultano praticamente tutte utili. PYCCO

4#PERO:  un buon assist per Mila. Capelli sempre più alla personaggio di Tim Burton. JOHNNY

10#PISCIUNERI: spalle alla porta gioca più veloce che altre volte e si guadagna un gol da giocatore esperto alla Sandro Mazzola, nel giorno del suo compleanno. LACOSTE

40#MILANESIO: si crea un’occasione e quasi fa gol. Gioca in un ruolo per  nulla suo ma lo fa bene coprendo saggiamente e spingendo quando serve. INPRIMIS





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